Ciclismo

Ciclismo, Giro Valle d’Aosta 2019: il percorso e le tappe ai raggi X

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Sei frazioni tra Valle d’Aosta, Francia e Svizzera per decidere il re delle Alpi nella categoria Under 23. Divertente, duro e selettivo ecco come si presenta il percorso della 56esima edizione del Giro della Valle d’Aosta, tappa fissa per tutti gli aspiranti professionisti che vede nel suo albo d’oro fior di campioni. 

IL PERCORSO E LE TAPPE DEL GIRO DELLA VALLE D’AOSTA 2019

Prologo

Tutto ha inizio con un cronoprologo di 2.7 km nel pieno centro del capoluogo valdostano. Andata e ritorno in un lungo vialone nel cuore della città che metterà in palio la prima maglia gialla, che coincide anche con l’unica vera occasione per i passisti puri. L’inversione segna anche un breve capovolgimento di fronte con il primo tratto tendenzialmente in discesa ed il secondo con la strada più in salita. 

Prima tappa

Nella Saint Foi Tarentaise-Saint Germaint Mount Blanc, 126 km di fatiche, si inizia a fare davvero sul serio con tre GPM prima dell’arrivo in discesa. La prima salita dell’edizione è la scalata a Cormet de Roselend, prima categoria posto al km 43. A Beaufort, dopo lo sprint al km 63, si rincomincia a salire verso il Col de Saisies, una lunga scalata pedalabile ma che presenta anche pendenze all’11% nella seconda metà. L’ultima asperità di giornata è posta a 9 km dall’arrivo: il Le Bettex. Un GPM di seconda categoria con pendenza media dell’8% in quasi 8 km di scalata. Dalla vetta la picchiata verso l’arrivo di Saint Germaint Mount Blanc.

Seconda tappa

Partenza da Aymavilles e arrivo a Valsavarenche. I primi 50 km sono completamente piatti, poi si inizia a salire verso Doues e l’alta Valle del Gran San Bernardo per imboccare la Strada dei Salassi, con le sue pendenze sempre abbordabili, sino al GPM di Verrogne. Discesa su Villeneuve e inizio della dura scalata a Champlong, 5 km con pendenze sempre in doppia cifra. Da qui i corridori dovranno affrontare il tratto sterrato pianeggiante sino a Chevrère, per poi incontrare i 17 km dell’ascesa conclusiva sino ai 1960 metri di altitudine di Pont di Valsavarenche. Sarà il primo di quattro arrivi in salita.

Terza tappa

Con i suoi 180 chilometri la Antagnod – Champoluc è la tappa più lunga della corsa. Subito dopo il via si affronta il Col de Joux da Brusson, 6 km al 6%, per poi scendere su Saint Vincent. Dopo 60 km di pianura i giochi inizieranno a farsi duri con l’ascesa al Col de Champremier, caratterizzata da lunghi rettilinei e una pendenza media intorno all’8%. Attenzione alla discesa su Saint Marcel, tecnica e tortuosa. A seguire un breve tratto per rifiatare sino a Saint Vincent, da dove si affronta la severa scalata a Emarèse. Rapido tratto di discesa e sarà nuovamente Col de Joux, dall’altro versante. Raggiunta Brusson si risalirà lungo la Val d’Ayas sino al traguardo di Champoluc, affrontando lunghi falsopiani intervallati da brevi strappi più impegnativi.

Quarta tappa

La frazione svizzera da Orsières a Champex Lac sarà terreno ideale di caccia per gli scalatori con cinque GPM distribuiti su 128 chilometri. Si parte in salita con i 9 chilometri di ascesa che conducono al primo passaggio di Champex Lac. Dopo essere scesi a Martigny, si affronta la breve ma durissima Petite Forclaz. Ritornati a Martigny, 40 chilometri di relativa calma attenderanno i corridori, prima di affrontare in rapida successione i 13 chilometri del Col du Lein, con il suggestivo tratto in sterrato, e i 9 chilometri del Col des Planches, con le sue pendenze da capogiro soprattutto nella parte iniziale. Ritornati nuovamente a Martigny, si imboccheranno da Bovernier gli 11 chilometri della salita conclusiva, 7% di pendenza media, ma punte al 10%, che condurrà al traguardo di Champex Lac.

Quinta tappa

L’atto conclusivo del 56° Giro Ciclistico Internazionale della Valle d’Aosta sarà rappresentato, come ormai tradizione, dalla tappa Valtournenche – Cervinia. Sono 120 km non impossibili ma certamente induriti dalle fatiche dei giorni precedenti. Dopo lo start da Valtournenche, si scende sino a fondovalle e ci si dirige verso Pont Saint Martin per affrontare il GPM di Fabiole. Una volta tornati a Pont Saint Martin si raggiunge Chatillon per imboccare la lunga scalata conclusiva ai 2000 metri di Breuil Cervinia. Le pendenze sono abbordabili nella prima parte, sino al piano di Maen, ma con il passare dei chilometri diventano più severe, per poi addolcirsi nella parte conclusiva in vista del traguardo. Si attende l’ultimo grande duello tra i protagonisti.

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