Formula 1
F1, GP Germania 2019: Charles Leclerc, quando l’eccessiva esuberanza costa cara. Un talento ancora troppo incostante
Il weekend del GP di Germania 2019 di F1 si conclude con un sorriso dolceamaro per la Ferrari che ha ritrovato un concreto e soprattutto attento Sebastian Vettel ma allo stesso tempo ha visto raffreddarsi bruscamente la parabola di crescita di Charles Leclerc, che oggi ha forse peccato un po’, come tanti altri, di troppa esuberanza. Il monegasco è stato colpito, al pari del compagno, da un problema (nel suo caso alla pompa di benzina) durante le qualifiche che lo ha costretto a partire dalla decima posizione, ma quando nella mattinata tedesca è cominciata a scendere una fitta pioggia tutti hanno capito che la gara sarebbe stata molto meno prevedibile e più divertente.
La prima fase della corsa è stata positiva per il monegasco, che nonostante una vettura in netta difficoltà rispetto alle due principali rivali è riuscito a difendersi in maniera più efficace del compagno grazie a un passo leggermente migliore e restare comunque lì davanti in agguato, pronto per sfruttare eventuali colpi di scena. Una buona decisione strategica lo ha infatti rilanciato subito dopo negli scarichi dei primi tre ma proprio sul più bello è arrivato il leggero lungo alla curva 17 che però, complice un asfalto della via di fuga scivolosissimo che ha tradito parecchi piloti oggi, non ha perdonato il baby fenomeno della Rossa costringendolo al ritiro.
Difficile ricordare situazioni simili, dove una via di fuga diventa una trappola per così tanti piloti non di primo pelo: nello stesso punto sono infatti scivolati fuori pista, tra gli altri, anche Nico Hulkenberg, Kimi Raikkonen e Lewis Hamilton, ma l’esperienza degli ultimi due (e un pizzico di fortuna, sicuramente) ha permesso loro di limitare l’errore e rientrare in corsa. La responsabilità del crash di Leclerc è stata in ogni caso completamente sua, visto che nello stesso punto aveva già sbagliato in precedenza per ben due volte e quindi con un pizzico di consapevolezza in più l’errore si sarebbe potuto evutare, in una situazione in cui la pioggia stava ricominciando a cadere. Questo è un peccato d’inesperienza che servirà tanto al monegasco per crescere – anche considerato che lui in F1 sotto la pioggia aveva corso una sola volta – e che lo riproietterà senza ombra di dubbio più forte di prima fin dal prossimo GP di Ungheria. Sulla velocità pura non è possibile recriminare davvero nulla ad un talento di questa portata che anche nel gomito a gomito ha dimostrato di avere un’arma in più di parecchi rivali, quindi la sensazione è che una stagione come questa possa essere davvero positiva per lasciargli commettere quegli errori di apprendimento necessari che si spera poi non si ripetano più dal 2020, quando Leclerc sarà chiamato probabilmente a essere il principale protagonista della rincorsa al titolo mondiale.
Sotto quest’ottica molto positiva anche la gara di Sebastian Vettel, che ha dimostrato estrema lucidità dopo le pesantissime critiche ricevute al termine di Silverstone ed è stato l’unico tra tutti i piloti dei top team a saper leggere perfettamente la situazione curva dopo curva, senza incappare in quegli errori che invece troppo spesso gli sono costati punti pesanti recentemente; anche la SF90 appare in crescita sull’asciutto ed è quindi possibile ipotizzare una buona parte conclusiva di stagione per le Rosse prima di tuffarsi in un inverno davvero fondamentale.
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