Formula 1

F1, GP Germania 2019: Ferrari, lo sviluppo non ha convinto. Lacune aerodinamiche evidenti e Red Bull sempre più vicina

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Mentre da un lato la Mercedes prosegue nel suo Mondiale di Formula Uno 2019 come un carro armato sia in pista, sia fuori, quindi a livello di sviluppo sulla vettura, la Ferrari non riesce a tenere questo passo e, anzi, ora deve iniziare concretamente a difendersi nei confronti della Red Bull, piuttosto che pensare alle Frecce d’argento. Gli ultimi Gran Premi hanno sottolineato questo pericolo, con la vittoria di Max Verstappen in Austria, proprio nel corpo a corpo con Charles Leclerc, quindi le ottime prestazioni delle RB15 in gara su un tracciato come Silverstone che, fino ad un anno fa, era davvero complicato per la Power Unit del team di Milton Keynes.

Nelle ultime uscite, invece, il propulsore marchiato Honda ha dimostrato di avere compiuto decisi passi in avanti, arrivando ormai al livello di Ferrari e Mercedes, quantomeno nel corso della domenica. In qualifica il gap si nota ancora, e la differenza risiede tutta in quell’ambito. I duelli a cui abbiamo assistito sui tratti più veloci nel corso del Gran Premio di Gran Bretagna confermano come la scuderia di Maranello non possa più dormire sonni tranquilli. La Mercedes ormai è imprendibile ed è affrontabile solamente in selezionate occasioni, mentre da dietro la vettura con i due tori sulla livrea, scalpita.

Com’è possibile una situazione simile? Ripensando ai test invernali sembra davvero passata un’era geologica. Tra febbraio e marzo la Ferrari appariva come una monoposto perfetta che aveva creato un buon margine sulle Mercedes, mentre le Red Bull facevano fatica letteralmente a rimanere in pista. Sin dall’esordio stagionale a Melbourne, la musica è cambiata, e come se è cambiata. Lo spartito è stato rivoluzionato, con le Frecce d’argento inarrivabili e sempre pronte, gara dopo gara, a portare novità aerodinamiche per rendere ancor più ampio il proprio vantaggio, mentre le Red Bull continuavano nella crescita.

La Ferrari, invece, non è stata in grado di compiere decisi passi in avanti. Aggiornamenti e nuovi pezzi sono stati portati in pista quasi in ogni Gran Premio ma, a quanto pare, raramente hanno saputo far progredire in maniera concreta la SF90 che, quindi, rimane una vettura capace di volare nei tratti veloci, ma che paga dazio nelle curve più lente. Solitamente la “crisi” a livello di migliorie per la scuderia con il Cavallino Rampante sopraggiungeva dopo la pausa estiva. In questo 2019, invece, ha preso il via decisamente in anticipo, e con rivali simili non è stato certo un buon viatico, anzi…

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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