Formula 1

F1, GP Germania 2019: la rivincita di Sebastian Vettel non basta a salvare una Ferrari ‘fallosa’ ad Hockenheim

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L’avevamo in tasca, poi quell’errore… Piccolo, ma enorme per il risultato finale”. Furono queste le parole del tedesco Sebastian Vettel nel GP di Germania del 2018. Nel 52° giro il teutonico della Ferrari uscì di pista e vanificò una vittoria che sembrava scontata, dando il via al successo iridato di Lewis Hamilton e della Mercedes.

Quest’anno la rivincita? Da un certo punto di vista sì. Il quattro volte campione del mondo si è trovato nel weekend più caotico dell’anno a partire dall’ultima posizione, per via di problemi tecnici sulla sua Ferrari nel corso delle qualifiche. Si prospettava una specie di calvario per Seb ma, con intelligenza, è arrivato un secondo posto, agevolato senza dubbio dalle circostanze (pioggia e ritiri) ma anche da una prova senza macchia ed errori.

Una corsa consistente che, dall’ultima posizione, lo ha visto concludere in piazza d’onore alle spalle dell’olandese della Red Bull Max Verstappen. Una risposta, dunque, alle critiche e ai detrattori sempre molto attenti a porre l’accento sulla poco lucidità del tedesco, anche nel confronto con il compagno di team Charles Leclerc, uscito di scena per proprie responsabilità ma giustificato in questo caso da buona parte dell’opinione pubblica.

Qualcuno, in maniera anche un po’ dietrologica, potrebbe chiedersi: “E se l’errore lo avesse fatto Vettel?“. La domanda è retorica, considerando cosa è accaduto dopo il weekend a Silverstone (Gran Bretagna). Vero è che la bella prova del teutonico non cancella l’evidenza di un’altra occasione persa per la Ferrari. Nella domenica nera delle Frecce d’Argento, con Hamilton nono (dopo la penalizzazione delle due Alfa Romeo) e Valtteri Bottas ritirato, si poteva e doveva far meglio. Le criticità sulle due SF90 nel time attack e alcuni errori nei pit-stop e di strategia non hanno permesso al Cavallino Rampante di prendersi la prima vittoria stagionale, al contrario di Verstappen a segno per la seconda volta.

Troppe incertezze in un team nel quale i piloti devono sempre cercare di metterci una pezza ma non è sempre possibile. Nel prossimo weekend si correrà a Budapest, su di un tracciato ad alto carico aerodinamico, e le prospettive non sono rosee proprio per questo. Ci si augura di essere smentiti.

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