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F1, GP Gran Bretagna 2019: Charles Leclerc, Sebastian Vettel e il delicato equilibrio delle gerarchie in rapido mutamento

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A una settimana dalla chiusura del rocambolesco round austriaco la F1 riapre i battenti per avvicinarsi al GP di Gran Bretagna 2019, che chiaramente si disputerà sull’iconico circuito di Silverstone, il tracciato che ha ospitato la prima corsa in assoluto della storia del Mondiale (vinta dal nostro Nino Farina su Alfa Romeo). A differenza di quanto accaduto dopo le polemiche Sebastian VettelLewis Hamilton post Montreal, la Ferrari ha saggiamente deciso di chiudere in fretta la questione del contatto sul finale tra Max Verstappen e Charles Leclerc che ha indirizzato l’esito della gara in favore dell’olandese, per cercare di focalizzarsi sulla pista e sui miglioramenti da attuare per sfidare il pilota della Mercedes leader del campionato qui a casa sua.

In casa Ferrari però c’è un nuovo piccolo problema interno che sta emergendo nel box, un problema “positivo” che riguarda le ottime prestazioni del neoarrivato monegasco e che sarà necessario gestire con la massima attenzione per evitare che la scintilla muti in futuro in un incendio. Nonostante la mancata competitività evidenziata dal progetto della SF90 infatti, i due piloti di casa Maranello sono apparsi molto positivi in questo avvio di 2019, gestendo al meglio sia in pista che fuori le difficoltà e spingendo spesso oltre il limite la vettura; di fatto, in una visione utopica e totalmente positivistica dei fatti si potrebbe anche accorgersi che Ferrari ha lottato per la vittoria in tutte e tre le piste nelle quali era data per competitiva – Bahrein, Canada e Austria – e che con un pizzico di fortuna in più (e di abilità strategica, a dirla tutta) il bilancio di metà stagione sarebbe potuto non essere così catastrofico come invece può apparire.

Vettel ad eccezione dell’erroraccio a Shakir continua a dare buone garanzie e a mettere a disposizione del team la sua enorme abilità da collaudatore perfezionista quale è, ma gli ultimi due appuntamenti ci hanno mostrato un Leclerc velocissimo e possibilmente già pronto a prendere in mano la responsabilità di rincorrere un sogno apparentemente maledetto come quello di far ritornare in vetta al Mondo la Ferrari. Va certamente ricordato come sia al Paul Ricard che in Austria, Sebastian non abbia di fatto avuto la possibilità di battagliare col compagno per via di un paio di problemi di affidabilità sulla sua vettura in entrambe le qualifiche, ma il passo in avanti del monegasco resta evidente e per il prossimo futuro sarà necessario, come già ribadito, tenere d’occhio la situazione per non tarpare le ali al nuovo che avanza e allo stesso tempo lasciare ovviamente libertà anche al tedesco, almeno fino a quando vestirà di rosso. In questa stagione la rivalità interna è destinata a rimanere più coperta, visto che i due compagni non saranno in lotta per l’obiettivo più importante, ma ipotizzando un bounce back che permetta a Ferrari di lottare apertamente nel 2020 diventerà cruciale capire come gestire questi delicati equilibri.

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Twitter: MickBrug

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Foto: LaPresse

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