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F1, GP Gran Bretagna 2019: Sebastian Vettel, ennesima batosta! Mezzo secondo in qualifica da Leclerc, il tedesco è smarrito

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Grande conferma quella di Charles Leclerc nelle qualifiche del GP di Gran Bretagna 2019, il monegasco ha portato la sua Ferrari in terza posizione, arrendendosi per soli 79 millesimi allo strapotere delle due Mercedes capitanate dal finlandese Valtteri Bottas e preparandosi a sfidarle già dalla partenza. Da un paio di appuntamenti il rendimento del ventunenne di Monte Carlo è cresciuto vertiginosamente – raggiungendo sempre la top 3 tra qualifica e gara da quel maledetto Gran Premio di casa compromesso con l’errore grossolano commesso da tutto il box al sabato – e il trend intrapreso sta riuscendo a caricare in modo ulteriormente positivo un ambiente che appare in netta ripresa. Su un tracciato come Silverstone la Ferrari era prevista in difficoltà rispetto alla casa tedesca e dopo la disastrosa simulazione di passo gara del venerdì gli umori non erano certo migliorati; già da questa mattina però il distacco si è ridotto, il pesante graining sugli pneumatici è sparito e questi non possono che essere segnali incoraggianti in vista delle prossime gare.

Chi non è riuscito a reagire come al suo solito durante questa sessione è invece Sebastian Vettel, più in difficoltà del compagno di team fin da ieri mattina e apparso anche un po’ spaesato nel comprendere il perché di questa debacle; sei decimi sono tanti, tantissimi, quasi una novità assoluta per il tedesco nei confronti di un avversario che guida la sua stessa vettura e sarà necessario sedersi ora a tavolino per capire il perché la situazione del quattro volte campione del mondo sia al momento questa. Dopo una parte iniziale di stagione in cui fino a Montreal nei momenti che contavano Vettel era quasi sempre riuscito a stare davanti a Leclerc, i due problemi alla vettura subiti in qualifica tra Francia e Austria potrebbero averlo riportato in un tunnel di insicurezze dal quale è importantissimo riuscire a farlo venir fuori il prima possibile, perché un super pilota come il giovane classe 1997 non può bastare alla Rossa per uscire da una grossa buca come quella in cui il team è finito in questa prima fase di stagione.

Questi momenti di calo psicologico di Vettel sono ormai il suo evidente tallone d’Achille e serve ora gestire la situazione con calma per rimettere in carreggiata un campione assoluto che può portare ancora moltissimo alla Scuderia di Maranello, soprattutto visto l’amore incondizionato che lo lega alla Ferrari e alla sua encomiabile etica del lavoro.

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Twitter: MickBrug

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