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Ginnastica artistica, Universiadi 2019: Hatakeda e Kaya vincono l’all-around, doppietta giapponese. Lara Mori quinta

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Oggi al PalaVesuvio di Napoli si sono disputate le Finali del concorso generale indivuale di ginnastica artistica valide per le Universiadi 2019, competizione multisportiva riservata agli sportivi iscritti agli Atenei di tutto il mondo.

Hitomi Hatakeda ha conquistato la medaglia d’oro con una prova di grande personalità, la giapponese si è imposta con 53.925 punti ed è così riuscita a salire sul gradino più alto del podio con pieno merito. La 18enne, che lo scorso anno partecipò ai Mondiali contributo al sesto posto della sua Nazionale, si era già messa in luce in questa stagione strappando un terzo posto ai Campionati Nazionali e la seconda piazza alla sempre prestigiosa NHK Cup. Oggi la nipponica è stata impeccabile in particolar modo alle parallele (13.800) e alla trave (13.000, miglior punteggio) senza dimenticarsi del 14.075 al volteggio e del 13.050 al corpo libero, riuscendo così a battere le quotatissime russe Uliana Perebinosova (52.700, da annotare il 14.350 sugli staggi) e Liliia Akhaimova (52.700, dietro alla connazionale per la regola degli scarti).

Lara Mori si è presentata all’appuntamento con delle buone credenziali, ha cercato di lottare per il podio e ha ottenuto un comunque positivo quinto posto alle spalle di avversarie di spessore: la toscana ha totalizzato 51.700 punti, si è riscattata al corpo libero dopo l’errore di ieri (13.200) ma la giuria è stata un po’ troppo severa alla trave (12.550). A completare la sua routine 12.700 alle paralele e 13.250 alla tavola.

Tra gli uomini dominio totale dell’accreditatissimo giapponese Kazuma Kaya (87.000, da annotare il 14.600 agli anelli e al cavallo con maniglie). Ampiamente distaccati il russo Ivan Stretovich (84.375) e il taiwanese Chih-Kai Lee (83.950). Andrea Russo ha concluso in settima posizione (81.800: 14.050 al corpo libero, 12.750 al cavallo, 14.000 agli anelli, 13.750 al volteggio, 13.600 alle parallele, 13.650 alla sbarra) mentre Stefano Patron è nono (80.450: 13.050, 13.100, 13.200, 13.850, 14.000, 13.250).

 

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Foto: Giuseppe Santacroce/FGI

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