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Golf, British Open 2019: Nino Bertasio, il terzo italiano al Royal Portrush, che fa l’esordio Major a trent’anni

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Era forse il meno atteso tra gli italiani che avevano la possibilità di raggiungere, tramite lo Scottish Open, uno dei tre posti per l’Open Championship. Nino Bertasio, però, ce l’ha fatta: con il quarto posto nel forte torneo scozzese, che è parte delle Rolex Series interne all’European Tour, il trentenne nato a Zurigo, ma italiano a tutti gli effetti si è guadagnato la prima volta assoluta in un Major.

Un esordio, quello di Bertasio, che arriva proprio nel torneo più importante in Europa, con una vena di leggenda che attraversa tutte le sue 148 edizioni di storia. Non è la prima volta che l’azzurro disputa un torneo importante a livello internazionale: nel 2016 fu in grado di giocare le Olimpiadi, concludendo peraltro con un più che dignitoso 30° posto.

Grazie alla presenza di Bertasio, si ritornano ad avere dopo tanto tempo tre italiani in uno stesso Major, considerata anche la contemporanea presenza di Francesco Molinari e Andrea Pavan. Per ritrovare una simile evenienza bisogna tornare indietro al 2016, quando Molinari fu accompagnato da Matteo Manassero e Stefano Mazzoli, quest’ultimo al tempo vincitore dell’European Amateur.

La caratteristica più importante di Bertasio risiede in una certa costanza: è abbastanza raro vederlo compiere disastri. Quest’anno si è ben comportato sul tour europeo, conseguendo diversi buoni piazzamenti: 30° al Saudi International, 18° all’Indian Open, 23° al British Masters. Che fosse in forma s’era già compreso con il 23° posto all’Irish Open, ma erano davvero in pochi a pronosticargli un ingresso in Irlanda del Nord dalla porta delle Rolex Series. Invece Bertasio ha stupito favorevolmente tutti, in un torneo molto bello per i colori italiani, rimasti protagonisti per tutto il weekend.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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