MotoGP

Graziano Rossi: “Valentino non è finito e tornerà a lottare per il podio, ma nel suo team hanno preso una sbandata”

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Valentino Rossi, solitamente, è un personaggio che non ama particolarmente parlare di sé e, soprattutto quando è in vacanza dalla MotoGP, stacca da tutto e tutti. Per avere un quadro della situazione del “Dottore”, quindi, è utile sentire la versione di suo padre Graziano, uno che, come sempre, ama essere schietto e diretto. L’interlocutore ideale, quindi, per tentare di spiegare il difficile momento del nove volte campione del mondo, reduce da quattro gare tra le più complicate della sua carriera e la sensazione che il rapporto con la Yamaha abbia toccato i minimi storici.

Dopo tante difficoltà, come purtroppo spesso capita, non sono mancate critiche e stilettate (su questo i social networks sanno spesso essere impietosi) che, come spiega Graziano Rossi, non hanno scalfito minimamente il pilota di Tavullia. “Critiche e attacchi personali? Non gliene frega davvero niente – assicura alla Gazzetta dello Sport –  perchè come sempre non legge niente di tutto quello che lo riguarda. Negli anni ha sviluppato questa impermeabilità e, inoltre, non è preoccupato perchè è consapevole che i suoi problemi non siano dovuti alla sua età o al tempo che passa”.

Per un pilota che ha compiuto i 40 anni, ovviamente, gran parte delle critiche puntavano l’indice proprio sulla carta d’identità. Un aspetto che secondo Graziano Rossi è assolutamente fuorviante. “Valentino è in una forma fisica smagliante e questo non lo dico io, ma lo confermano anche tutti quelli che gli sono accanto. Non è nemmeno giù di morale, magari un po’ preoccupato sì, perchè indubbiamente ci sono stati problemi negli ultimi tempi, ma non è assolutamente demotivato. Anzi, di solito quando è giù per qualche motivo va più forte”.

Nonostante tutto questo, però, i risultati non arrivano. Una spiegazione potrebbe arrivare proprio dalla M1 e dalla sua complessità. “Penso che ci sia stato un momento nel quale Valentino ed il team si siano trovati senza direzione. Mi riferisco alla messa a punto di una moto che già di suo è parecchio complicata. Non è un mistero: tutti sanno che la Yamaha è la più lenta tra le moto attualmente in pista, sia in fatto di velocità di punta, sia in fatto di accelerazione. La messa a punto, quindi, risulta la chiave per cercare di recuperare nei tratti misti e guidati quello che si perde in rettilineo. Da un po’ di tempo a questa parte, tutto ciò non è riuscito”.

Come se non bastasse, poi, ultimamente i vari Maverick Vinales e Fabio Quartararo volano con la stessa moto, a differenza del pesarese che soffre le pene dell’inferno con la sua numero 46. “Come ho già detto, nella sua squadra si è vissuta una sbandata, ma ora è tutto risolto. Ovviamente non implica che non ci saranno cambiamenti nel gruppo, ma sono sicuro che già da Brno Vale sarà all’80% del suo potenziale, quindi dal Red Bull Ring potrà di nuovo puntare al podio”. 

Il padre del centauro più famoso del mondo prova a guardare con fiducia al futuro. Chi ne ha bisogno, sopra ogni altra cosa, è proprio Valentino Rossi, chiamato a lottare su moltissimi piani: contro i rivali in pista, i detrattori e, inevitabilmente, anche con gli anni che passano. Un nove volte campione del mondo non potrà certo avere paura di tutto questo, ed è pronto a tornare ai suoi soliti livelli.

 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Valerio Origo

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