Hockey Pista

Hockey pista, Mondiali 2019: Italia, contro il Portogallo serve un’impresa titanica per arrivare in semifinale

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Per batterli servirà un’Italia da sogno… e potrebbe non bastare.

I quarti di finale dei Mondiali 2019 di hockey pista per l’Italia di Massimo Mariotti sono un Everest da scalare fra la forza di un avversario fortissimo come il Portogallo e una prima fase che certamente non ha convinto.

I lusitani hanno talento ovunque e sono capaci di fare qualsiasi cosa. La miglior difesa è l’attacco, diceva un antico adagio, che in effetti non sembra avere torto guardando i numeri dei portoghesi fin qui: 18 gol fatti (miglior reparto offensivo di tutta la prima fase del torneo iridato, ndr) e solo 7 gol subiti. Helder Nunès capocannoniere della competizione a quota sette reti, in coabitazione con quel Carlo Di Benedetto che ha fatto venire il mal di testa agli azzurri nella sfida persa 2-4 per mano della Francia, e poi le giocate di Jorge Silva, Josè Costa e Joao Rodrigues.

Ma allora come si fa a batterli? È difficilissimo, ma non impossibile. La selezione tricolore deve ritrovare compattezza e senso di squadra in primis: la voglia di aiutarsi, di difendere in maniera feroce e di non voler risolvere le cose in attacco solamente con dei guizzi individuali.

Bisognerà affidarsi inevitabilmente al reparto portieri, che sia Barozzi o Gnata a difendere i pali poco cambia a livello di qualità elevata ed assoluta, passando poi per l’esperienza di Illuzzi e i guizzi del trio Ambrosio-Verona-Cocco, con quest’ultimo che è rientrato nella contesa contro i transalpini, sperando che il bomber Andrea Malagoli sia in grado finalmente di sbloccarsi.

E’ chiaro quindi che un po’ di incastri, fra meriti e buona sorte, dovranno venire dalla parte degli azzurri, i quali però in situazioni da “spalle al muro” hanno saputo spesso rialzarsi e trovare la forza per sfoderare una grande prestazione.

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Foto: Marzia Cattini

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