Hockey Pista

Hockey pista, Mondiali 2019: Spagna per confermarsi, Argentina e Portogallo alla caccia dell’Eldorado. L’Italia vuole stupire

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Una cosa è certa: questo non sarà un Mondiale di hockey pista come tutti gli altri. Disputarlo all’interno dei World Roller Games nella cornice mitica di Barcellona, per una disciplina che in Catalogna è quasi paragonata al calcio, fornisce al torneo iridato 2019 un peso totalmente diverso. Si giocherà su piste eccezionali e con formazioni che certamente non saranno giunte alla kermesse planetaria per ottenere soltanto l’attestato di partecipazione.

I detentori del titolo e padroni di casa della Spagna, 17 volte campioni del mondo nella loro storia, partiranno con i favori del pronostico anche perchè dispongono di un roster semplicemente stellare: Adroher, Bargallo, Casanovas, Casas, Zapater, solo per citarne alcuni. Un team quello delle Furie Rosse che se la dovrà vedere per il gradino più alto del podio probabilmente con i “cugini” del Portogallo e con l’Argentina.

I lusitani infatti, dopo la vittoria all’ultimo Torneo di Montreux, si sentono pronti come non mai a tornare a salire sul tetto del mondo – dove mancano dal 2003 – e vista la possibilità di talento a disposizione, con i vari Helder Nunes, Goncalo Alves, João Rodrigues e Miguel Vieira pronti a prendersi la scena.

I sudamericani invece vorrebbero tornare in Europa e ripetere il successo del 2015 a La Roche sur Yon, quando strapazzarono in finale 6-1 proprio gli spagnoli. Le carte in regola e gli uomini giusti, per ripetere l’impresa e andare a raccogliere il sesto titolo della storia Albiceleste, ci sono tutti: Platero, Ordonez, Nicolias, Pascual su tutti.

Un passo dietro queste tre super potenze, l’Italia di Massimo Mariotti. Gli azzurri non hanno forse la totalità del talento altrui, ma sanno il fatto loro e hanno come obiettivo quello di tornare sul podio iridato diciotto anni dopo il Mondiali di San Juan (2001, fu bronzo). Il gruppo è riuscito a creare negli anni una buona chimica con l’allenatore e piano piano si sta creando anche il giusto mix di valori tecnici ed esperienza che potrebbe portare gli azzurri a stupire. Il reparto dei portieri con Barozzi e Gnata è ben coperto, mentre Illuzzi e Ambrosio potrebbero garantire fantasia e giocate innescando Verona e Cocco, senza dimenticare l’istinto da bomber di Malagoli e il resto del roster tricolore.

Il resto poi sarà un po’ tutto da decifrare: Francia e Angola dovranno fornire e fornirsi delle risposte sulla crescita delle loro rappresentative, mentre chi vincerà lo scontro diretto fra Cile e Colombia potrà poi fregiarsi del titolo di “rivelazione del torneo”.

 

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Foto: Marzia Cattini

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