Ciclismo

‘La Fagiané di Magrini’: “Alaphilippe vince il Tour, domani Nibali può farcela. Aru? Farà un bel finale di stagione”

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Dopo il successo del Giro d’Italia, Riccardo Magrini, noto commentatore tecnico di Eurosport, ci racconta il “suo” Tour de France 2019 con “La Fagiané”, rubrica giornaliera che potrete leggere ogni sera su OA Sport.

QUATTORDICESIMA TAPPA TOUR DE FRANCE 2019

ALAPHILIPPE VINCE IL TOUR DE FRANCE

Alaphilippe vince il Tour, l’ho detto anche oggi in telecronaca a 6 km dall’arrivo. E’ un Tour sorprendente e francese. Non mi aspettavo il cedimento di Thomas. Se pensiamo che quelli che dovevano attaccare si sono staccati…Sarà una lotta sulle Alpi, ma se va così lo vince sicuro. Il distacco è importante. Oggi l’andatura è stata alta, addirittura è saltato anche il suo compagno di squadra Mas. Lui invece è rimasto lì.

IL FRANCESE NON PUO’ NON ESSERSI PREPARATO PER FARE CLASSIFICA

Alla Deceuninck hanno bluffato bene, si è preparato per fare classifica. Sta troppo bene, è uno spettacolo vederlo pedalare. Oggi si è andati forte, non ci sono stati grandi distacchi e sono stati dovuti a dei cedimenti.

PROMOSSI E BOCCIATI DEL TOURMALET

Yates non mi aveva mai convinto, non parliamone di Bardet. Ha deluso anche Uran, che ha perso una trentina di secondi: lo vedo fuori dai giochi. Alaphilippe deve stare attento a Pinot e Kruijswijk, Bernal non mi è sembrato così brillante. Forse il più affidabile fra i primi è proprio Kruijswijk, ha già dimostrato di essere solido e regolare nelle corse a tappe.

GERAINT THOMAS: PESSIMI SEGNALI

Oggi era una tappa corta dopo una cronometro, ma se perdi le ruote con l’andatura e senza scatti, significa che non stai così bene. L’anno scorso aveva a che fare con Froome e Dumoulin, gente molto più forte di quella di quest’anno.

IL VANTAGGIO SENSIBILE IN CLASSIFICA DI ALAPHILIPPE

Alaphilippe ha dato una legnata a tutti a St. Etienne. Tra abbuoni, vittorie, cronometro, 20 secondi qui, 20 secondi là, ha un tesoretto importante. L’unico dubbio è che possa capitargli una giornata di crisi, in caso contrario vincerà.

MAS RESPINTO DAL TOURMALET

Mas pensavo che si fosse nascosto. Mi fidavo di quello che mi aveva detto Bramati. Però in effetti oggi ha avuto un cedimento che non mi aspettavo.

BUCHMANN, IL NOME A SORPRESA

Buchmann è l’unico che ha fatto degli scatti nel finale. E’ una sorpresa, sono tutti corridori che non hanno una storia alle spalle, è difficile fare delle previsioni. L’unico è Kruijswijk, lui sappiamo che è regolare, senza avere picchi di rendimento.

INEOS, LA CONTROFIGURA DELLA SKY

Ineos è più debole della Sky, ma non c’entra nulla il cambio di sponsor, perché atleti e dirigenti sono sempre gli stessi. Hanno provato a fare qualcosa anche oggi, ma si sono sfaldati. Thomas si è staccato e anche Bernal non era proprio super.

MOVISTAR SUICIDA: FORCING PER STACCARE IL CAPITANO QUINTANA

La Movistar cosa ha combinato? Hanno tirato e poi si è staccato Quintana. Poi Landa, Landa, Landa, parliamo sempre di Landa e alla fine non finalizza. E’ un bel corridore che però è destinato a fare il gregario, da capitano ha sempre fallito.

LA RINASCITA DELLA FRANCIA: UNA NUOVA EPOCA D’ORO DOPO 34 ANNI DI ATTESA

Gaudu mi ha impressionato. E’ scritto che si preannunci un’epoca di splendore per la Francia. Alaphilippe è in maglia gialla e quest’anno ha vinto tantissimo. Pinot è quello che ha preparato il Tour meglio di tutti. E’ una rinascita che dopo tanti anni ci sta, è quasi normale. Questo percorso era disegnato per i francesi, lo dicevo sin dalla partenza e ho avuto ragione.

VINCENZO NIBALI: L’ORGOGLIO DELLO SQUALO

Non mi aspettavo l’attacco di Nibali, però l’ho visto bene. Era reattivo, è un buon segnale. Può sperare di vincere una tappa in montagna, magari già domani se cercherà la fuga. Per la maglia a pois è dura, perché non è veloce, oggi si è vista la volata con Wellens. Il belga è il favorito perché è bravo a inserirsi nelle fughe da lontano.

FABIO ARU, UNA PRESTAZIONE DI PROSPETTIVA

Aru mi ha fatto la stessa impressione di ieri. E’ arrivato a 10″ da Quintana, che era qui per fare ben altre cose. E’ 20° in classifica, sono tutti segnali positivi per puntare ad un bel finale. E’ arrivato anche davanti a Daniel Martin, che doveva essere il capitano della UAE Emirates.
Pur avendo una condizione approssimativa, sta migliorando sempre di più. L’anno scorso lo criticavamo perché faceva troppa altura, adesso secondo me gareggiare gli fa solo bene e lo allena. Se esci bene dal Tour de France, in seguito, dopo un breve periodo di scarico, potrai avere una bella condizione alla Vuelta. Mi aspetto un bel finale di stagione da Aru.

LA TAPPA DI DOMANI, ANCORA SUI PIRENEI

Io penso che domani ci sarà da aspettarsi una fuga, dove farebbe bene ad entrarci Nibali. Potrebbe anche arrivare. Non credo che gli uomini di classifica faranno molti attacchi. Bisognerà capire cosa vorranno fare squadre che sono rimaste dietro. Sulla penultima salita, che è la più dura, sicuramente ci sarà selezione, ma ad Alaphilippe non gli fanno paura le pendenze. Dopo che ha retto i 20 km del Tourmalet, niente lo spaventa.

CHI VINCE DOMANI?

Domani dico che vince Nibali. E’ più che altro la mia speranza: una vittoria italiana in queste tappe di montagna.

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