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MotoGP, GP Germania 2019: una pista favorevole a Honda, Ducati o Yamaha? Analisi del tracciato

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Nel prossimo weekend andrà in scena il 34° GP di Germania valido per la top-class, sul celebre tracciato del Sachsenring. La prima volta fu nel 1961 quando ancora si doveva parlare di Germania Est. Il Ring è diventato sede fissa a partire dal 1998 e la Honda l’ha fatta da padrona. La scuderia di Tokyo ha ottenuto, infatti, 15 vittorie su 21, le ultime 9 consecutive. Un circuito che ha in Marc Marquez il suo dominatore, impostosi nelle ultime sei edizioni nella massima cilindrata e vantando in totale nove vittorie sul layout tedesco, tenendo conto anche dalle altre categorie. Una pista dunque che ben si si sposa con le qualità di guida dell’asso nativo di Cervera. Valutando il tutto dal punto di vista statistico, la Honda ha incamerato più trionfi in sequenza negli ultimi 9 anni di quanto siano riuscite a fare le avversarie in tutte le altre corse disputate su questo tracciato. La Yamaha infatti ha vinto in quattro circostanze, mentre Ducati e Suzuki sono salite sul gradino più alto del podio una sola volta.

Quali sono dunque le caratteristiche del circuito? Una pista breve, tortuosa, che si percorre in senso anti-orario con 10 curve a sinistra e solo tre a destra. La prima insidia è la Coca-Cola: un destra-sinistra, che può offrire la possibilità di sorpassare, presentando una decelerazione importante (dai 291 km/h ai 74 km/h). Si percorrono in sequenza le curve 2, 3 e 4 che immettono alla Sternquell, l’ennesima a sinistra di questo tracciato e leggermene in discesa. Ci si proietta successivamente alla zona che merita maggior attenzione. Affrontate le curve 8 e 9, a destra, separate da un rapido tratto in accelerazione, i piloti si avvicinano alla parte più affascinante del layout: la curva ceca della Waterfall che porta al discesone ed alla susseguente Sachsenkurve. Una sfida per i centauri più coraggiosi che poi approcciano l’ultima curva in ripida salita (Queckenberg Kurve), punto nel quale si può tentare il tutto per tutto.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Valerio Origo 

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