MotoGP
MotoGP, GP Repubblica Ceca 2019: Brno pista favorevole per la Ducati. Andrea Dovizioso, serve una vittoria per svoltare
Il Motomondiale si appresta a tornare a ruggire dopo un mese di vacanze estive che hanno permesso a team e piloti di rilassarsi un po’ e di ripresentarsi ora per l’imminente GP della Repubblica Ceca più carichi e affamati che mai. Lo storico circuito di Brno ospiterà infatti nel weekend la sessantasettesima edizione dell’appuntamento ceco nel calendario e inaugurerà una rapida successione di dieci corse in pochi mesi che decreteranno definitivamente chi sarà incoronato campione del mondo 2019.
C’è un pilota che arriva qui sugli scudi, forte e protetto da un vantaggio considerevole che dopo il successo in casa sua al Sachsenring è salito a 58 lunghezze: chiaramente parliamo del cannibale spagnolo Marc Marquez che sembra indirizzato a gonfie vele verso la conquista del suo ottavo titolo iridato dopo una prima fase di stagione da dominatore quasi incontrastato. La crescita recente di Yamaha, sia con il team Petronas di Fabio Quartararo e Franco Morbidelli, che con la M1 ufficiale di Maverick Viñales, ha aperto però qualche piccola speranza di poter assistere a delle lotte più vivaci come è accaduto in particolar modo ad Assen e i quattro piloti (ci aggiungiamo anche Valentino Rossi nella speranza che possa riprendersi al più presto da questo vortice di risultati negativi) proveranno dunque certamente a vivere da protagonisti anche questo fine settimana.
La situazione Ducati è più delicata perché la Desmosedici non pare reagire troppo positivamente ai cambiamenti apportati e il sottosterzo in entrata di curva che causa un drastico calo dell’efficacia in percorrenza sta penalizzando fortemente i due piloti ufficiali Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci. La coppia italiana è, però ancora al momento in testa alla classifica mondiale degli “altri” e ora il calendario potrebbe dare una piccola mano alle esigue speranze di rincorsa iridata visto che sia Brno che il successivo round di Spielberg sono tracciati con caratteristiche favorevoli alla Ducati e devono rappresentare l’ultimo contrattacco possibile verso il catalano della Honda.
La gara ceca del 2018 può essere un buono spunto per guardare con positività all’immediato futuro, la doppietta ducatista con Dovizioso a precedere Jorge Lorenzo può essere ripetuta anche quest’anno e sette giorni dopo si passerà come detto in Austria dove la scuderia di Borgo Panigale è imbattuta da tre anni, ovvero da quando il circuito è entrato in calendario. Considerata anche la crescita già ricordata delle Yamaha che potrebbero anche diventare per una volta alleate, un recupero pesante di punti a Marquez nelle prossime corse (dopo Spielberg si passerà in Gran Bretagna e poi si tornerà in Italia per Misano) non è così utopistico da ipotizzare nel caso il team italiano si rivelasse pronto a cogliere questa opportunità, quindi per Dovizioso – e anche, perché no, per Petrucci – è davvero ora di dare un forte scossone alla classifica, i giochi non sono ancora chiusi e solo chi sogna in grande può davvero pensare di provarci.
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Foto: Valerio Origo