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Nuoto, Mondiali 2019: Detti di BRONZO nei 400 sl, Peaty spaziale nei 100 rana, Ledecky detronizzata da Titmus

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La prima giornata dei Mondiali 2019 di nuoto a Gwangju (Corea del Sud) va in archivio e val la pena analizzare quanto è avvenuto in vasca quest’oggi, in un day-1 dagli alti contenuti tecnici.

Pronti, via è l’Italia si tinge di bronzo con Gabriele Detti. Il livornese nei 400 stile libero conferma la top-3 delle otto vasche ottenuta a Rio 2016 e a Budapest nel 2017, protagonista di una gara decisamente consistente, valsa il crono di 3’43″23 (nuovo record italiano). Atto conclusivo premiante il cinese Sun Yang (3’42″44), al poker dorato in questa manifestazione, a precedere il campione olimpico Mack Horton (3’43″17), davanti al toscano di un nulla. Significativo che, nel corso della premiazione, l’aussie abbia scelto di rimanere giù dal podio e di non festeggiare questo risultato, per la vicenda che vede al centro dell’attenzione l’asiatico su un controllo antidoping, il cui nodo sarà sciolto dal TAS nel mese di settembre. Da sottolineare, in questo senso, il quinto tempo di Marco De Tullio (3’44″86) che, alla prima finale mondiale in carriera, migliora di 1″ il proprio personale e rilancia in vista di un futuro decisamente roseo.

Seconda gara e secondo record italiano nei 100 farfalla donne per Elena Di Liddo. L’azzurra, dopo aver siglato il crono di 57″18 nelle batterie, ha migliorato ulteriormente nelle semifinali, realizzando il tempo di 57″04 e staccando il pass per l’atto conclusivo (sesto riscontro della graduatoria generale). Niente da fare, invece, per Ilaria Bianchi che, frenata anche per condizioni fisiche non eccellenti, ha ottenuto il 12° crono (57″92). Si conferma leader della specialità la svedese Sarah Sjoestroem (56″29) a precedere la canadese Margaret McNeil (56″52) e la francese Marie Wattel (57″00). Stando a questi riscontri Di Liddo può pensare di ambire a un podio ma tutto deve essere perfetto. Poca gloria per i colori azzurri nelle semifinali dei 50 farfalla uomini, con Piero Codia (campione europeo dei 100 delfino), fuori dall’atto conclusivo per otto centesimi, nuotando un buon 23″29, che rilancia in vista della specialità principale. 22″57 per l’americano Caeleb Dressel (primato americano e dei campionati) che conferma il ruolo di favorito, davanti al brasiliano Nicholas Santos (22″77) e all’ucraino Andrii Govorov (22″80), primatista del mondo.

Nei 400 stile libero donne si interrompe l’egemonia dell’americana Katie Ledecky che nei 400 stile libero, dopo 6 anni, viene sconfitta dall’australiana Ariarne Titmus: 3’58″76 per la vincitrice (record oceanico) davanti all’americana (3’59″97). E’ stato l’ultimo 50 metri dell’aussie a fare la differenza. Ha completato il podio l’altra statunitense Leah Smith (4’01″29). 100 rana uomini stellari e l’astro più lucente è sempre lui, Adam Peaty che vola su un tempo fantascientifico di 56″88, migliorando il record del mondo da lui stesso detenuto (57″10): una progressione infinita la sua e un oro che sembra già essere al collo, pensando alla finale di domani. Atto conclusivo nel quale non saranno presenti né Fabio Scozzoli (primo degli esclusi per un centesimo in 59″22) e né Nicolò Martinenghi squalificato. Per il podio la lotta sarà tra il cinese Yan Zibei (58″67, record asiatico), l’altro britannico James Wilby (58″83) e il giapponese Yasuhiro Koseki (58″89).

Poca gloria azzurra nei 200 misti donne con una Ilaria Cusinato (2’12″18), fuori dalla finale, in una specialità nella quale la lady di ferro Katinka Hosszu (2’07″17) si avvia a dominare. Nella finale della staffetta maschile, un quarto posto per gli azzurri della 4×100 sl a metà tra delusione e soddisfazione: se è vero che è arrivato il nuovo primato italiano (3’11″49) lo è altrettanto che il bronzo dell’Australia non era così distante (3’11″22) e il 48″72 di Santo Condorelli in prima frazione non ha di certo agevolato un quartetto che, per il resto, ha girato bene: Manuel Frigo (47″29), Luca Dotto (47″81) e Alessandro Miressi (47″57). Vincono gli Stati Uniti in 3’09″06 a precedere la Russia (3’09″97) e gli australiani (3’11″22).  Canguri a segno nella 4×100 sl donne (3’30″21) davanti agli USA (3’31″02) e al Canada (3’31″78).

RISULTATI COMPLETI

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: LaPresse

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