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Nuoto, Mondiali 2019: Gabriele Detti sottotono e stanco negli 800 sl. A Tokyo con spirito di rivalsa

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Definire la prova di Gabriele Detti, campione del mondo in carica degli 800 stile libero uomini, al di sotto delle aspettative, nell’atto conclusivo delle sedici vasche a Gwangju (Corea del Sud), non è sbagliato. Il quinto posto finale nella gara che ha visto il trionfo del suo amico/rivale Gregorio Paltrinieri è una delusione per lui, che molto credeva in questa specialità. Oggi però le energie non erano molte.

Lo ha detto anche il toscano che il serbatoio è in riserva. Un anno distante dall’agonismo si fa sentire e lui, tornato dopo i problemi alla spalla, non non può fare miracoli. Ecco che la medaglia nei 400 sl uomini ha un significato ben più importante perché ottenuta dopo le pause e le criticità citate. Nulla viene fuori dal caso e per questo il risultato negativo della Corea del Sud non ha il sapore della condanna per il livornese ma è un’occasione per rilanciarsi in prospettiva.

La gara più importante di tutte sarà l’anno prossimo alle Olimpiadi di Tokyo e lì vorrà esserci, nel pieno delle sue possibilità, senza preoccuparsi troppo del “chilometraggio”. Gabriele aveva bisogno di risposte dalla vasca sudcoreane e le ha avute il primo giorno, sfiorando l’argento e guardando l’oro di Sun Yang da non troppo lontano. Oggi le fatiche fisiche e mentali si sono fatte sentire e quindi, seguendo la filosofia del tecnico Stefano Morini, si tornerà a lavorare per lanciare il guanto di sfida, avendo un compagno di allenamenti oro iridato, ulteriore stimolo per spingere e migliorare.

Ne ha le possibilità Detti, che ora vuol chiudere l’esperienza asiatica con una buona 4×200 sl, dove le possibilità per regalarsi un sogno potrebbero esserci. Certo, dipenderà da tanti fattori ma a Gwangju la formazione italiana ha dimostrato più volte di superarsi. Non resta che attendere fiduciosi l’esito.

 

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Foto: LaPresse

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