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Nuoto
Nuoto, Mondiali 2019: Gregorio Paltrinieri, la doppietta magica nei 1500 sl e il sogno di cancellare Sun Yang
Vivere un 1500 stile libero alla volta. Potrebbe ricordare la frase tipica di un film ma è perfettamente calzante sull’essere Gregorio Paltrinieri. Domani mattina a Gwangju (Corea del Sud), il campione carpigiano gareggerà nelle prime batterie dei 1500 stile libero. Le trenta vasche sono pronte ad accoglierlo e l’obiettivo è sempre il solito: vincere e laurearsi campione del mondo per la seconda volta consecutiva in vasca lunga, bissando il trionfo degli 800 sl e realizzando una doppietta magica.
Greg ci proverà, potete starne certi perché non è tipo da accontentarsi tanto facilmente. L’aver preso decisioni importanti nell’annata, sposando in maniera convinta anche la causa delle acque libere, a qualcuno aveva fatto storcere il naso. Lui nei fatti si è portato a casa la prima medaglia iridata nel fondo (staffetta mixed), ha staccato il biglietto per Tokyo 2020 nella 10 km e si è aggiudicato la prova, senza se e senza ma, meno adatta alle sue caratteristiche.
Bocche cucite da parte dei critici ma Paltrinieri dovrà fare attenzione perché il partito del “Ma, niente” potrebbe tornare in auge in relazione a una controprestazione dei 1500 sl. Non ci dovrebbe essere pericolo perché il ragazzo è preparato e a partire dalla nottata italiana lo dimostrerà (dalle 04.17). La progressione dai 300 metri nell’oro delle 16 vasche è un argomento chiaro a sostegno del fuoriclasse del Bel Paese, pronto a concedere il bis e magari anche a realizzare un altro obiettivo.
Non è un mistero che Gregorio, oltre all’eventuale medaglia d’oro, il pensierino al record del mondo di Sun Yang (14’31″02) lo stia facendo. La forma fisica dovrebbe sorreggerlo e l’iniezione di fiducia del successo degli 800 sl galvanizzarlo. Ai nastri di partenza si presenta, di fatto, con il miglior tempo dell’anno, ovvero 14’38″34. Dopo quanto visto sino ad ora, pensare ad un oro con WR può apparire complicato ma neanche tanto conoscendo l’allievo di Stefano Morini. Di sicuro, però, i rivali ci saranno anche se sia l’ucriano Mykhailo Romanchuk (ultimo nell’atto conclusivo degli 800 sl) e sia il tedesco Florian Wellbrock (eliminato nelle batterie degli 800 sl) non sembrano essere così brillanti.
E’ giusto attendere il riscontro della piscina, senza dimenticarci del norvegese Henrik Christiansen e del francese David Aubry, anch’egli avvezzo alle acque libere, che potrebbero stupire come negli 800 sl.
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Foto: katacarix / Shutterstock.com