Nuoto
Nuoto, Mondiali 2019: le prospettive di Margherita Panziera verso la finale. Smith aliena, si lotta per il podio
Nella sesta giornata di gare dei Mondiali 2019 di nuoto a Gwangju (Corea del Sud) hanno fatto la loro comparsa gli “alieni”. Difficile definire diversamente Caeleb Dressel, Anton Chupkov e Regan Smith.
I tre primati del mondo hanno una valenza simbolica ma quello della classe 2002 dei 200 dorso ha un sapore speciale. Tutti, o quasi, avevamo scommesso che dopo il riscontro del mattino (2’06″01) l’americanina avrebbe pagato dazio. E invece la sorpresa delle sorprese: 2’03″35 e ciao ciao a Missy Franklin e al WR (2’04″06). Una prova mostruosa, se si considera il miglioramento che vi è stato nel giro di due turni. Ecco che con questo riscontro nelle semifinali, il quadro prende tutta un’altra piega.
Margherita Panziera, accreditata del miglior crono al mondo dell’anno prima di questa rassegna iridata, c’è rimasta decisamente male. Uscendo fuori dall’acqua era evidente l’amarezza per aver assistito a una prova di tale superiorità da non poter fare nulla. Tuttavia il discorso medaglie è ancora aperto e, se l’oro sembra già prenotato, l’argento e il bronzo sono ancora a disposizione.
L’azzurra, con il suo 2’06″62, ha concluso in terza posizione nell’overall e ha tutte le qualità per salire sul podio. Le atlete in corsa per la top-3 saranno la canadese Kylie Masse (2’06″57), l’australiana Minna Atherton (2’07″38) e l’ungherese Katinka Hosszu (2’07″48). Da un certo punto di vista, Panziera potrà sentirsi anche un po’ sgravata dalla pressione dei favori del pronostico, visto quanto è avvenuto in semifinale, ma nello stesso tempo deve assorbire quella delusione di non essere in lizza per il successo. E’ su questi giochi psicologici che l’atto conclusivo, programmato alle 14.40 italiane di domani, si svilupperà.
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Foto: LaPresse