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Nuoto, Mondiali 2019: le speranze di medaglia dell’Italia. Detti-Paltrinieri-Pellegrini-Panziera: il poker d’assi azzurro. Ma non solo…

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L’Italia cala gli assi al Mondiale di Gwangju e punta a un bel bottino di medaglie in piscina. Gli atleti di punta sono più dei quattro assi annunciati per il movimento azzurro ma, andando per ordine, nell’analisi delle carte da medaglia per l’Italia, è giusto proprio partire dagli atleti più attesi.

GABRIELE DETTI. Se la giocherà in due specialità per la medaglia. A Budapest gli riuscì la doppietta di podi e a Gwangju ci riprova con il focus sugli 800 stile, gara di cui è campione del mondo, ma con grande attenzione anche sui 400 stile dove la concorrenza sarà spietata con Romanchuk, Horton, Rapsys e Sun.

FEDERICA PELLEGRINI. E’ carta da medaglia? Sì. E’ campionessa del mondo in carica con la prodezza di Budapest ed ha dimostrato al Settecolli di potersela giocare ad altissimo livello anche se le avversarie non mancano, Titmus, Bonnet, Heemskerk sono le avversarie da cui guardarsi per la Divina che cerca il nono sigillo della carriera facendo ritorno sui suoi 200 stile.

GREGORIO PALTRINIERI. Situazione strana la sua in questo Mondiale. Ha puntato tanto sul fondo, dove è arrivata sia la qualificazione olimpica (con un pizzico di delusione per il mancato podio nella 10 km) sia l’argento nella staffetta che gli dà fiducia. Quella fiducia che servirà per affrontare due gare complicate. Paltrinieri non è al meglio per via del problema al gomito che lo ha fermato per quasi due settimane in piena preparazione e si trova a dover gestire una concorrenza agguerrita: Romanchuk, Wellbrok, Jervis gli avversari più quotati nei 1500 dove servirà un sub-14’45” per andare a medaglia. Negli 800 è ancora più dura perché potrebbero inserirsi altri protagonisti e sul ritmo non sarà semplice staccarli.

MARGHERITA PANZIERA. In un anno si è issata sul tetto dei 200 dorso e non vuole più scendere. E’ la migliore al mondo, è in gran forma e lo ha dimostrato con una continuità di rendimento impressionante negli ultimi tre mesi. Ha tutto per giocarsela con le grandissime della specialità, Hosszu compresa, già battuta tre volte dalla veneta. E’ arrivato il momento di andarsi a prendere la prima medaglia mondiale.

BENEDETTA PILATO. Detto che conquistare una medaglia mondiale per una quattordicenne che non viene da Cina o Giappone sarebbe impresa titanica, bisogna puntualizzare che Pilato scenderà in vasca nei 50 rana con il terzo crono mondiale e con ampi margini di miglioramento caratteristici della 14enne. Giusto crederci e prendere quello che verrà.

SIMONA QUADARELLA. La grande rivelazione di Budapest e grande protagonista di Glasgow ci riprova a portare a casa una medaglia mondiale. La sua gara resta il 1500 stile libero che vede al via la nostra signora delle acque Ledecky e la cinese Wang super favorite ma per il podio c’è anche la romana che si cimenterà anche sui 400 dove la finale è l’obiettivo e sugli 800 dove potrebbe anche giocarsi qualcosa di importante per cui serve un ulteriore miglioramento del personale.

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Foto: Enrico Spada

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