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Nuoto, Mondiali 2019: le stelle della manifestazione. Ledecky e Dressel le vedette di un parterre de rois

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Dal 21 luglio il Nambu University Municipal Aquatics Center aprirà le sue porte agli assi della piscina. Otto giorni di gare, otto giorni di sogni, otto giorni di aspirazioni in un contesto di altissimo profilo. Del resto parliamo pur sempre di una rassegna iridata natatoria, antipasto ideale di quel che sarà a Tokyo tra un anno. L’Italia della piscina viene dalle sei medaglie di Budapest (3 ori e 3 bronzi) e replicare non sarà affatto facile perché gli avversari saranno come al solito agguerriti.

Tra gli uomini la vedette principale dovrebbe essere Caeleb Dressel. I 7 ori della Duna Arena, potenzialmente, sono replicabili. L’americano a farfalla e a stile libero è un riferimento senza se e senza ma e dunque l’andamento alla Michael Phelps potrebbe venirsi a creare nelle acque coreane. Rimanendo in America, le qualità del dorso di Ryan Murphy, campione olimpico dei 100 e 200 dorso non si discutono, e a Gwangju l’occasione è ghiotta per dar seguito a un percorso già vincente. States e misti vanno a braccetto e se un tempo c’erano il Kid di Baltimora e Ryan Lochte a fare la voce grossa, ora Chase Kalisz è dotato per regalarsi una doppietta nell’alternarsi degli stili.

Sul versante femminile, rimanendo sempre oltreoceano, il pensiero a Katie Ledecky è scontato. 14 ori e 1 argento mondiali la dicono lunga sulla sua interpretazione di questa competizione, lei che ha riscritto la storia del mezzofondo dello stile libero. Due anni fa fu Federica Pellegrini a regalargli l’unica piccola delusione nei 200 sl ma, in questa sede, potrebbe rifarsi anche se dall’Australia Ariarne Titmus potrebbe stupire anche l’alieno statunitense.

In ambito femminile due personaggi su tutti saranno Sarah Sjoestroem e Katinka Hosszu: la scandinava, nella velocità pura dello stile libero e del delfino, può pensare a un poker di ori, mentre la magiara nei misti e nel dorso può porre il sigillo del suo dominio. Grandi firme da cui però non potrà essere escluso, tornando alla sfera maschile, “Sua Maestà” Adam Peaty. 5 ori e 1 argento iridati e una collezione di primati mondiali da far spavento nei 50 e nei 100 rana saranno assai probabilmente soggetti ad update.

E il Bel Paese? Gabriele Detti, Gregorio Paltrinieri, Margherita Panziera, Simona Quadarella sono le carte migliori per essere parte del gioco, dove la posta in palio è piuttosto alta, e poi con l’imprevedibile Pellegrini ci potrebbe essere l’effetto a sorpresa nella sua casa dei 200 stile libero.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: katacarix / Shutterstock.com

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