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Nuoto
Nuoto, Mondiali 2019: presentazione batterie e finali venerdì 26 luglio. 4×200 sl a caccia della finale, Quadarella, Codia e Panziera a voi!
L’Italia, dopo una giornata di “riposo” in termini di medaglie e finali conquistate ai Mondiali 2019 di nuoto a Gwangju (Corea del Sud), vuol riprendere il filo del discorso interrotto. Il Bel Paese punta le proprie fiches su chi a Glasgow ha dimostrato di essere grande, nella rassegna continentale che aveva lasciato presagire ciò a cui si sta assistendo in questo campionato iridato. Ebbene, il tris d’assi Piero Codia, Margherita Panziera e Simona Quadarella va in scena nella nottata italiana e le aspettative sono importanti, come è logico che sia.
Il delfinista, reduce dall’impresa di quell’oro continentale dalla corsia 8, vuol dimostrare che quella prestazione non è stato frutto del caso e in una manifestazione di questo genere vuol replicare. Nei 50 farfalla, pur con l’amarezza di un’eliminazione dalla finale per poco, si è rivisto un Codia in buona condizione, tornato a nuotare tempi interessanti dopo un po’ di tempo. Un indizio confortante in vista delle due vasche della farfalla. Fin dalle batterie sarà necessario spingere perché il contesto è altamente qualificato: il campione del mondo in carica Caeleb Dressel (già con tre ori in tasca in Corea del Sud), il campione olimpico Joseph Schooling, il sudafricano Chad Le Clos e l’ungherese Laszlo Cseh (argenti olimpici) e il nuovo primatista del mondo dei 200 farfalla (oro iridato) Kristof Milak fanno paura. Il nuotatore nativo di Trieste, dunque, dovrà subito trovare le energie giuste per essere all’altezza dei rivali.
Veniamo ai 200 dorso donne di Panziera. Qui i punti interrogativi sono tanti anche se alcune considerazioni si possono fare. La veneta, fino ad ora, ha deluso. Presente nei 100 dorso, ha fallito l’ingresso alla finale, quando era ampiamente alla sua portata e ha nuotato un tempo molto alto nella prima frazione della 4×100 mista mixed. Le indicazioni portano a credere che non sia in grandi condizioni. Tuttavia, le quattro vasche sono la sua specialità (miglior crono dell’anno al mondo) e magari, anche dal punto di vista mentale, può affrontarle con uno spirito diverso da un 100 dove tradizionalmente ha sempre fatto tanta fatica. Questa, per quanto si è vista, ha più i crismi della speranza perché concretamente le indicazioni portano ad altro. Anche in questo caso le avversarie sono diverse: la campionessa del mondo dei 100 dorso Kylie Masse vuol fare doppietta e lei è in forma ma attenzione anche alle americane Kathleen Baker e Ragan Smith, alla lady di ferro Katinka Hosszu e all’australiana Kaylee McKeown in grado di inserirsi tranquillamente nella lotta per il successo. Margherita, da par suo, dovrà pensare a cosa fare in acqua e ripetere essenzialmente quanto ha già messo in mostra nell’anno.
E poi Quadarella. La romana, dopo il trionfo dei 1500 stile libero, torna in vasca negli 800 sl e l’obiettivo sarà provare a replicare. Sarà difficile perché vi sarà una Katie Ledecky in più. L’americana, primatista del mondo e campionessa olimpica e del mondo in carica, si è cimentata quest’oggi nella staffetta 4×200 sl donne, chiudendo un’ottima frazione lanciata da 1’54″61. Non è sicuramente al 100% perché il virus l’avrà debilitata, ma visto il vantaggio che ha rispetto alla concorrenza per batterla servirà l’impresa. Simona ci proverà, con lo stesso spirito con cui lo avrebbe fatto nelle trenta vasche qualora la statunitense si fosse presentata ai blocchetti di partenza. Lei però non sarà l’unica avversaria. La campionessa del mondo in vasca corta Wang Jianjiahe su questa distanza è da temere al pari dell’australiana Ariarne Titmus che, dopo aver sconfitto Ledecky nei 400 sl, vuol prendersi lo scettro anche in questo caso.
Una giornata che poi vedrà il ritorno in vasca di Elena Di Liddo nei 50 farfalla, con la voglia di ben figurare, e soprattutto di Andrea Vergani (insieme a Luca Dotto) nei 50 sl. L’azzurro, squalificato tre mesi per positività alla cannabis in un test effettuato il 2 aprile 2019, nel corso degli Assoluti a Riccione, gareggerà nella distanza più veloce in piscina e i punti di domanda non mancano, in un contesto di gara nel quale il citato Dressel, il britannico Benjamin Proud e il brasiliano Bruno Fratus la fanno da padroni.
A chiosa la 4×200 stile libero maschile. Il quartetto azzurro di cui farà parte, probabilmente dall’eventuale finale, Gabriele Detti è molto solido. Dopo il bronzo continentale ottenuto senza l’apporto del campione toscano, gli azzurri vogliono regalarsi qualcosa di bello, avendo la consapevolezza di essere cresciuti rispetto a un anno fa: il podio mondiale sfiorato da Filippo Megli nell’individuale, portando però il record italiano a 1’45″67, e la crescita di atleti come Matteo Ciampi, Stefano Ballo e Stefano Di Cola (bronzo alle Universiadi) fa ben sperare. Non resta che aspettare.
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Foto: OA Sport