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Nuoto, Mondiali 2019: Quadarella sul tetto del mondo nei 1500 sl, Federica Pellegrini fa sognare nei 200 sl, Italia meravigliosa!

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Terza giornata di gare che va in archivio a Gwangju (Corea del Sud), sede dei Mondiali 2019 di nuoto. Un day-3 che vale la pena raccontarvi nella sua interezza. Partiamo dalla luce di Simona Quadarella e dai suoi 1500 stile libero. La sua vigilia è stata chiaramente influenzata dall’assenza per problemi di salute della campionessa americana Katie Ledecky e lei, da attrice consumata sul palcoscenico che più gradisce, ha fatto suo l’oro, il primo della spedizione azzurra in questa rassegna iridata. Un successo mai in discussione, dominando la prova, su un ritmo da 31″6/7 ogni vasca. Una vittoria dominando e sbriciolando il precedente primato italiano di Alessia Filippi (15’44″93) e abbattendo il proprio personale di 8″ (15’48″84). Il 15’40″89 l’ha proiettata in quarta posizione nella graduatoria di tutti i tempi di questa distanza e il suo percorso, a un anno da Tokyo, continua a migliorare. Alle sue spalle poco da fare per le avversarie, con la tedesca Sarah Kohler (15’48″83), che si è aggiudicata la sfida per l’argento nei confronti della cinese Wang Jianjiahe (15’51″00), apparsa decisamente sottotono e distante 5″ da quanto fatto in questa stagione.

Veniamo al successo del cinese Sun Yang nei 200 sl che, dunque, fa doppietta dopo la vittoria dei 400 sl uomini e si conferma oro iridato, reduce dal successo a Budapest nella medesima distanza. Una gara che l’asiatico ha vinto con il crono di 1’44″93 ma che, inizialmente, aveva avuto un esito diverso. Era stato infatti il lituano Danas Rapsys a toccare per primo la piastra ma una subacquea non conforme al regolamento è costata la cocente squalifica all’atleta che, così, ha visto sfumato in brevissimo tempo un oro che sembrava suo. Una gara, comunque, incredibilmente equilibrata nella quale il giapponese Katsuhiro Matsumuoto (1’45″22) ha ottenuto l’argento, mentre il russo Martin Malyutin (1’45″63) e il britannico Duncan Scott (1’45″63) si sono portati a casa il bronzo con il medesimo crono. Eccezionale Filippo Megli che migliora ancora una volta il primato italiano (da 1’45″76 a 1’45″67), fermandosi a quattro centesimi (quinto) dalla medaglia e rilanciando le proprie quotazioni pensando alla staffetta 4×200 sl.

Un giorno-3 a forti tinte azzurre grazie anche a un grandioso Fabio Scozzoli: il romagnolo ha firmato il nuovo record italiano dei 50 rana in 26″70 (il precedente era 26″73), staccando il biglietto per la finale con il terzo crono alle spalle dell’inarrivabile britannico Adam Peaty (26″11) e del brasiliano Felipe Lima (26″62). Al di là dell’asso del Regno Unito, la lotta per il podio sarà aspra e della partita saranno anche il bielorusso Ilya Shymanovich (26″77) e l’altro verdeoro Joao Gomes Junior (26″84). Niente da fare, invece, per Nicolò Martinenghi (14° in 27″31).

E poi la Divina. Federica Pellegrini ha ottenuto il miglior crono di questo penultimo atto dei 200 sl donne in 1’55″14. Una gara gestita in maniera sublime dall’italiana che, nella stessa batteria dell’australiana Ariarne Titmus (1’55″36) e della svedese Sarah Sjoestroem (1’55″70), ha saputo mettere la mano davanti, essendo anche prima al passaggio di metà gara. Di sicuro le due citate non avranno spinto al massimo ma neanche la nostra portacolori lo ha fatto, notando quale sia stata la sua ultima vasca in controllo. Ecco che domani il sogno dell’undicesima medaglia in una rassegna iridata non è una chimera, viste e considerate le assenze eccellenti di Ledecky, della canadese Taylor Ruck e dell’australiana Emma McKeon.

Per l’Italia arriva poi la soddisfazione della finale conquistata da Federico Burdisso nei 200 farfalla uomini (1’55″92) di una specialità dominata dal magiaro Kristof Milak (1’52″96). Troppo “allegro” il passaggio del classe 2001 (54″06) che, registrando qualcosa, potrà comunque fare meglio del sesto tempo odierno, preceduto dall’americano Zach Harting (1’55″26), dal giapponese Daiya Seto (1’55″33), dal brasiliano Leonardo De Deus (1’55″71) e dal sudafricano Chad Le Clos (1’55″88). Infine è stata un’eccellente Martina Carraro a portarsi a casa un bronzo iridato storico per il Bel Paese nei 100 rana: 1’06″36 (record italiano migliorato nuovamente dopo l’1’06″39 delle semifinali) e medaglia per la ligure, autrice di una prova perfetta e di una seconda vasca notevolissima. L’atteso duello tra l’americana Lilly King e la russa Yuliya Efimova ha sorriso alla prima con il crono di 1’04″93, davanti all’atleta dell’Est (1’05″49). Ottavo posto invece per Arianna Castiglioni (1’07″06), non in grado di ripetere il tempo di ieri nello spareggio per la qualificazione all’atto conclusivo.

A completamento di questa giornata trionfale per i nostri colori, i successi nei 100 dorso maschili e femminili del cinese Xu Jiayu (52″43) e della canadese Kylie Masse (58″60), che danno seguito a quanto già ottenuto in passato in queste specialità.

RISULTATI COMPLETI

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Foto: LaPresse

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