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Nuoto, Mondiali 2019: risultati batterie 23 luglio. Pellegrini, Paltrinieri e Detti convincenti, Ledecky rinuncia ai 200 e ai 1500 sl!

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Mattinata decisamente convulsa e ricca di colpi di scena quella delle batterie della terza giornata dei Mondiali 2019 di nuoto a Gwangju (Corea del Sud). Partiamo dalle conferme e cioè dal fuoriclasse britannico Adam Peaty. Il campione del mondo dei 100 rana ha messo in mostra la solita disarmante superiorità nelle heat mattutine dei 50 metri di questo stile, realizzando di gran lunga il miglior crono di 26″28. Non è escluso che in semifinale il suo primato mondiale di 25″98 possa tremare. Alle sue spalle, un livello spaventoso con altri otto atleti al di sotto dei 27″, con i due brasiliani Gomes Junior (26″73) e Felipe Lima (26″73) immediatamente alle spalle di Peaty. In semifinale ritroveremo anche i due azzurri Nicolò Martinenghi (decimo in 27″00) e Fabio Scozzoli (dodicesimo in 27″11), ma i miglioramenti dovranno essere sostanziali se si vorrà staccare il pass per l’atto conclusivo.

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Nei 200 stile libero donne a fare notizia non è tanto chi c’è ma chi non c’è. Sono infatti ben tre le atlete a mancare all’appello, ovvero l’australiana (argento iridato e bronzo olimpico) Emma McKeon, la forte canadese Taylor Ruck e soprattutto l’americana Katie Ledecky per problemi di salute (si parla di un virus). Una defezione clamorosa che, successivamente, si è estesa anche alla finale dei 1500 stile libero femminili nei quali la statunitense era la favorita d’obbligo, oro iridato e primatista del mondo. Una gara nella quale l’Italia avrà Simona Quadarella. Un panorama, dunque, completamente ribaltato con la svedese Sarah Sjoestroem, a questo punto, grande favorita. La scandinava, sempre dubbiosa se cimentarsi o meno in questa specialità, ha ottenuto il miglior crono di 1’55″14, dando un saggio delle sue eccellenti qualità. Bene anche Federica Pellegrini, giunta seconda nelle heat n.7 con il crono di 1’56″81 alle spalle dell’australiana Ariarne Titmus, altra atleta che può puntare al successo, galvanizzata anche dalla vittoria dei 400 sl donne proprio contro Ledecky. Clamorosamente eliminata, invece, l’ungherese Katina Hosszu con il tempo di 1’59″44, lontana anni luce dai suoi migliori riscontri. Nei 200 farfalla uomini, Federico Burdisso stacca il biglietto per le semifinali con la decima prestazione di 1’56″64. Una gara consistente quella del classe 2001 a cui, forse, è mancata una buona chiusura. Andrà registrato qualcosa per puntare alla finale. Pronostici rispettati con il magiaro Kristof Milak davanti a tutti in 1’54″19, a precedere il giapponese Daiya Seto (1’54″56) e l’ucraino Denys Kesyl (1’55″92). Quinto l’asso sudafricano Chad le Clos (1’56″17).

A chiosa, le batterie degli 800 stile libero uomini hanno visto protagonista un ottimo Gregorio Paltrinieri che ha siglato il miglior tempo di 7’45″70, mettendosi alle spalle il francese David Aubry (7’46″37), l’australiano Jack McLoughlin (7’46″42) e il campione del mondo in carica Gabriele Detti. Una prova in controllo per i due azzurri che, forse, hanno un po’ sofferto il fatto di nuotare nelle prime battute troppo al di sotto delle proprie possibilità. Bravo Greg a impostare un ritmo leggermente più veloce dai 400 metri in avanti e a toccare la piastra con grande autorevolezza. Rispondono presente anche il campione d’Europa in carica Mykhailo Romanchuk, che in 7’47″01 ha ottenuto il pass con il sesto crono, al pari del cinese Sun Yang (ultimo dei qualificati in 7’48″12). Sulla prova del cinese, però, ci sono dei punti di domanda, visto che nelle ultime vasche ha perso di colpo posizioni, manifestando una condizione non perfetta. Fanno rumore le eliminazioni dell’argento iridato a Budapest Wojciech Wojdak (13° in 7’50″64), dell’americano Zane Grothe (11° in 7’50″14), dell’australiano Mack Horton (7’50″64), mai in gara per le posizioni che contano, e soprattutto del tedesco Florian Wellbrock, detentore del secondo crono dell’anno della specialità e bronzo continentale, distantissimo dal vertice (17° in 7’53″75).

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Foto: LaPresse

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