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Nuoto, Mondiali 2019: risultati batterie 27 luglio. Paltrinieri, Acerenza e 4×100 sl mista in finale, Pilato da urlo nei 50 rana

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Mattinata con sussulti quella che è andata in archivio nei Mondiali 2019 di nuoto a Gwangju (Corea del Sud). Nella piscina asiatica si sono tenute le batterie della penultima giornata e i riscontri sono stati decisamente interessanti.

Si parte dai 50 stile libero donne dove la campionessa del mondo a Budapest Sarah Sjoestroem vuol far valere il proprio peso, ottenendo il miglior crono di 24″26 a precedere l’australiana Cate Campbell (24″40) e l’americana Simone Manuel (24″41). Quarto crono, invece, per la campionessa olimpica della distanza Pernille Blume, da considerare per il successo finale. In acqua anche Federica Pellegrini che, quasi per gioco, affronta questa specialità, rimanendo esclusa dalle semifinali per appena un centesimo (25″08). Nei 50 dorso uomini il primatista del mondo Kliment Kolesnikov timbra il cartellino in 24″61 davanti all’americano Michael Andrew e all’inossidabile francese Jeremy Stravius (24″78). Il classe 2000 dell’Est, per quanto fatto vedere, è il candidato numero uno alla vittoria ma nei 50 metri non si può mai dire. Simone Sabbioni sarà in semifinale dopo essere stato ripescato, niente da fare invece per Thomas Ceccon (26° in 25″58).

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La nottata italiana è poi scossa da un vero e proprio fulmine, ovvero Benedetta Pilato. La classe 2005 sciorina una prestazione pazzesca: nuovo primato italiano in 29″98 (precedente 30″13, detenuto da lei stessa). La giovanissima azzurra è la migliore delle heat e guardando alle semifinali si può sognare. Alle spalle dell’azzurrina troviamo l’americana Lilly King (30″18), detentrice del primato del mondo (29″40) e campionessa iridata in carica, e un’ottima Martina Carraro (30″38). Segnali, quindi, confortanti per il Bel Paese.

Buone notizie anche dalla staffetta 4×100 stile libero mista. Manuel Frigo (48″75), Alessandro Miressi (48″39), Ilaria Bianchi (54″80) e la citata Federica Pellegrini (53″12) centrano l’obiettivo della finale con il quinto crono di 3’25″06, nonostante la Bianchi sia tutt’altro che una specialista dello stile libero. La farfallista si è “immolata” per la causa, dando un buon contributo. Per l’atto conclusivo vi potrebbe essere l’inserimento di Margherita Panziera al posto proprio di Ilaria, anche se la veneta avrà l’impegno gravoso della finale dei 200 dorso. In vetta alla graduatoria gli Stati Uniti (3’22″70) a precedere l’Australia (3’24″77) e il Canada (3’24″09).

A chiosa di questa mattina sudcoreana Gregorio Paltrinieri fa il suo. Il carpigiano, dopo aver ottenuto il successo negli 800 sl, si conferma in ottime condizioni anche nei suoi 1500 sl, nuotando il miglior tempo delle batterie di 14’45″80 con estrema facilità. Ecco che le prospettiva per la gara di domani (ore 13.17 italiane) sono ottime. Ci saranno però i suoi rivali più accreditati. Il tedesco Florian Wellbrock(14’47″52) non si è scoperto più di tanto, concedendosi solo una piccola accelerazione nel finale per avere la certezza di essere secondo. Ancor più controllata l’azione dell’ucraino Mykhailo Romanchuk (14’47″54), impressionante però per la sua pulizia stilistica. Molto bene Domenico Acerenza: 14’52″03 per il lucano e pass per l’atto conclusivo conquistato con il sesto crono totale.

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Foto: LaPresse

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