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Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026, Giovanni Malagò: “Gran parte dei membri del CIO contattati già per Roma 2024”

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La firma più grande sulla vittoria della candidatura di Milano-Cortina per l’organizzazione delle Olimpiadi Invernali del 2026 è quella di Giovanni Malagò, il quale oggi, ad una settimana esatta dall’assegnazione dei Giochi svela alcuni segreti del successo all’ANSA, parlando anche della cerimonia inaugurale e della squadra che andrà a comporre il comitato organizzatore.

Il presidente del CONI sottolinea come molti contatti fossero di vecchia data: “Non c’è stato un modo preciso per arrivare alla maggioranza dei voti. Con ogni membro c’è stato un rapporto diverso. Non abbiamo improvvisato nulla. Il 70-75% dei membri CIO erano stati già contattati dai tempi di Roma 2024. Comunque non c’è mai certezza in queste cose. C’è lo scrutinio segreto e spesso le candidature favorite perdono“.

Svelato uno dei punti di forza della proposta italiana: “Noi abbiamo puntato su un’idea coraggiosa, siamo andati da Milano a Cortina, con in mezzo Valtellina, Anterselva, Verona, luoghi con impianti di altissimo livello. In virtù dell’agenda 2020, abbiamo allargato il territorio, senza fare opere nello stesso posto che hanno un enorme un costo iniziale e poi di manutenzione. Così abbiamo contenuto il budget in meno di 400mila euro, il CIO non ci voleva credere“.

La cerimonia inaugurale verrà certamente ospitata da Milano, a San Siro, anche se non si sa ancora se tra sette anni sarà uno stadio rinnovato: “In tutto il mondo, gli impianti vengono abbattuti e ricostruiti. Se noi in virtù della storia di San Siro riteniamo di lavorare sul vecchio impianto, vuol dire che faremo così“.

Ultima battuta per la squadra che andrà a comporre il comitato organizzatore: “L’amministratore delegato dovrà essere condiviso da enti locali e governo. Per ciò che riguarda il mio ruolo, è quello istituzionale nei confronti dell’ambito internazionale e del CIO. Se c’è una cosa che ci vuole, è sapere chi c’è come interfaccia nei prossimi anni. Il CIO vuole una certezza continuativa nell’ambito dello sport e di chi lo rappresenta“.

 

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roberto.santangelo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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