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Pallanuoto femminile, terzo fallimento consecutivo per il Setterosa. Qualificazione a Tokyo 2020 non scontata

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Si è concluso ai quarti di finale il cammino del Setterosa ai Mondiali di pallanuoto femminile. Le azzurre si sono inchinate per 6-7 all’Ungheria, dando addio al sogno di tornare su un podio iridato che manca dal bronzo di Kazan 2015.

Per il terzo grande evento consecutivo la selezione tricolore ha mancato l’accesso alle semifinali. Dopo l’argento olimpico di Rio 2016, l’Italia ha trovato sempre strada sbarrata ai quarti: con la Russia ai Mondiali 2017 e con l’Ungheria prima agli Europei 2018 ed ora nella rassegna in corso di svolgimento in Corea del Sud.

Se due indizi fanno una prova, tre raccontano di una situazione preoccupante e di sicuro frutto di lacune evidenti più che di mera casualità. Le Olimpiadi di Rio 2016 sancirono il ritiro del pilastro Tania Di Mario, ultima grande fuoriclasse di quel meraviglioso gruppo che colse l’oro a cinque cerchi ad Atene 2004. Senza la siciliana, dotata di un carisma sconfinato, è venuta a mancare una figura di riferimento all’interno della squadra.

Pur composto da tante buone giocatrici, il Setterosa non dispone di veri e propri fenomeni ed anche il ricambio generazionale procede a rilento: nell’immediato non si intravedono nomi nuovi in grado di mutare gli equilibri, anzi. Due anni fa è stata naturalizzata Izabella Chiappini: l’italo-brasiliana, frenata da una lunga catena di infortuni, non è riuscita però ad incidere secondo le previsioni.

Altro problema evidente è quello del ruolo di centroboa, dove Rosaria Aiello e Valeria Palmieri, per quanto generose, sovente patiscono la fisicità e l’irruenza delle avversarie. Quasi sempre l’Italia si ritrova a dipendere dalle invenzioni personali delle bocche da fuoco Arianna Garibotti e Roberta Bianconi: se entrambe steccano, come avvenuto quest’oggi con l’Ungheria, si inceppa l’intero attacco. E qui subentra un’altra problematica: il Setterosa ha palesato nell’ultimo triennio una carenza di personalità. Quando il pallone ‘scotta’, la sensazione è che le azzurre tendano a liberarsene con un passaggio di comodo piuttosto che tentare la via della porta. Le eliminazioni della Nazionale sono sempre maturate al termine di partite equilibrate e risolte da una sola rete di scarto: non può essere un caso…

Il Setterosa ha nuovamente mancato la qualificazione a Tokyo 2020 (ci era andato vicino con l’argento in World League): attenzione, staccare il pass per il Giappone sarà tutt’altro che scontato. Tra gli Europei ed il pre-olimpico che verranno disputati il prossimo anno e che assegneranno gli ultimi 4 tagliandi a cinque cerchi, almeno una big d’Europa resterà fuori. In questo momento la principale ‘candidata’ sembra la Grecia. Eppure anche le elleniche, in partita secca, avrebbero le armi per giocarsela alla pari con l’Italia. Le ultime tre stagioni, d’altronde, hanno emesso un verdetto inappellabile: il Setterosa attuale non va catalogato tra le squadre di primissima fascia.

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Foto: LPS

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