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Pallanuoto, Mondiali 2019: Settebello, appuntamento con la storia. L’Italia sfida la Spagna nella finale, a caccia del quarto titolo

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Un’impresa eccezionale quella della semifinale, dalla quale bisogna ripartire, senza cullarsi troppo sulla medaglia agguantata e sul pass olimpico per Tokyo 2020 conquistato in anticipo. A dirlo è anche il commissario tecnico Sandro Campagna, pochi minuti dopo il miracolo con l’Ungheria: “Esserci qualificati per l’Olimpiade rappresenta un grandissimo risultato, ma vincere l’oro mondiale avrebbe un sapore completamente diverso, perciò dobbiamo assolutamente resettare il prima possibile questa grande partita”.

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Appuntamento con la storia per il Settebello: domani, sabato 27 luglio alle 11.30 ore italiane, Figlioli e compagni sfidano la Spagna nella finale dei Mondiali di pallanuoto maschile a Gwangju. andando a caccia di quella che sarebbe la quarta stella, il quarto titolo (1978, 1994, 2011), eguagliando i colleghi del calcio. Per gli iberici nella storia sono due i titoli, consecutivi, nel 1998 e nel 2001.

Una partita che si prospetta davvero molto equilibrata. I favoriti, almeno sulla carta, sono gli iberici: sono reduci infatti da due scalpi davvero clamorosi come quelli fatti a Serbia (al via in Corea del Sud non con la formazione tipo) e Croazia tra quarti di finale e semifinale (rispettivamente campioni olimpici e campioni del mondo). Tanta, tantissima fatica nel percorso iridato per il Settebello che è riuscito a reagire però ad ogni difficoltà: tutte vittorie di misura, praticamente dall’inizio del girone, con la perla arrivata nella semifinale con l’Ungheria, giocata davvero in maniera strepitosa.

I precedenti sono molteplici, in un match visto e rivisto nella storia di questo sport. Non si può che partire da quello leggendario di Barcellona 1992, alle Olimpiadi, con il Settebello che si impose al termine di una sfida epica. Uno dei più recenti però è una grande delusione per gli azzurri: agli Europei dello scorso anno gli iberici si imposero anche a causa di una rete fantasma non assegnata a Figlioli che tuona: “Cominciamo a pensare subito alla Spagna che conosciamo bene. Io personalmente aspetto una bella rivincita dall’anno scorso”.

Una crescita costante, dopo un periodo buio, per gli iberici che hanno effettuato il cambio generazionale al meglio, sfruttando anche le nuove regole. Azzurri che invece si affideranno all’usato sicuro: Francesco Di Fulvio e Gonzalo Echenique le stelle di una squadra guidata in porta da un super Marco Del Lungo.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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