Pallanuoto
Pallanuoto, Mondiali 2019: Settebello, ora le Olimpiadi. Difesa di ferro e tanto talento, si può sognare anche a Tokyo 2020!
Non c’erano assolutamente i favori del pronostico. Dopo un paio di stagioni da dimenticare, con tante delusioni nelle manifestazioni internazionali, è tornato il vero Settebello: la Nazionale italiana di pallanuoto si è andata a prendere il titolo ai Mondiali di Gwangju 2019. In terra sudcoreana gli azzurri hanno sbaragliato la concorrenza, faticando nella prima parte, crescendo negli scontri ad eliminazioni diretta, compiendo l’impresa in semifinale con l’Ungheria e trovando la finale perfetta, dominata in lungo e in largo con la Spagna. Quarta volta sul tetto del mondo per l’Italia.
Ora c’è ovviamente tempo per festeggiare, ma, come farà un tecnico lungimirante come Sandro Campagna, si dovrà anche iniziare a guardare al futuro. Precisamente al prossimo anno: sempre in Asia, questa volta a Tokyo, andranno in scena i Giochi Olimpici e gli azzurri partiranno, com’è scontato che sia, verso il Giappone con i favori del pronostico data la medaglia d’oro arrivata in Corea. Dopo due medaglie consecutive tra Londra 2012 (argento) e Rio 2016 (bronzo) sembra essere arrivato il momento di completare la collezione per centrare il tanto atteso trionfo.
L’aspetto che è venuto fuori soprattutto al termine della finale è una clamorosa fase difensiva messa in mostra da parte di Pietro Figlioli (miglior giocatore del torneo) e compagni. Poche, pochissime reti concesse agli avversari nonostante il cambio di regolamento che prevede un gioco più veloce. Da sottolineare poi un portiere del livello di Marco Del Lungo, che ha preso, con merito, il posto di Stefano Tempesti, chiudendo spesso e volentieri la saracinesca (sarebbe stato meritato il premio di miglior estremo difensore). Passando poi all’attacco, tralasciando una finale giocata in modo perfetto, spiccano all’occhio i due più importanti talenti tricolori: Francesco Di Fulvio e Gonzalo Echenique, che sono le fonti di gioco (una moltitudine di giocate fenomenali, soprattuto in chiave assist), ma soprattutto le bocche da fuoco dal perimetro. A loro si dovrà affidare la squadra tricolore per continuare a sognare.
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gianluca.bruno@oasport.it
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Foto: Lapresse