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Scherma, Mondiali 2019: l’Italia ha bisogno di ritrovare la “vecchia” Arianna Errigo

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Arianna Errigo ha da poco chiuso il suo Mondiale con un argento ed un bronzo, ma la sensazione è che alla lombarda sia mancato qualcosa in questa rassegna iridata. Sulle pedane di Budapest non si è vista la solita Errigo, quella che spinge sull’acceleratore fin dal primo secondo dell’assalto, quella sempre all’attacco, che non arranca mai e va sempre in avanti.

Non sono al top della forma, altrimenti avrei potuto puntare a qualcosa di più prezioso è solo un piccolo stralcio delle dichiarazioni della fiorettista dopo la prova a squadre, nella quale la prestazione della lombarda non è stata certamente positiva, soprattutto in finale contro la Russia. Anche nell’individuale è arrivato un bronzo, ma l’occasione persa in semifinale contro la francese Ranvier è clamorosa e anche in quella circostanza è mancata l’atleta del passato, che avrebbe certamente travolto senza troppi problemi la transalpina.

Sicuramente è stata una stagione logorante sul piano fisico e soprattutto mentale, perché è inutile negare che la vicenda della doppia arma abbia influito in maniera negativa e le abbia tolto qualcosa nel suo amato fioretto. Con la sciabola i risultati sono stati buoni, ma non eccezionali, e spesso ne ha risentito anche la “sua arma”, con gare sottotono ed una vittoria che ormai manca dall’Europeo del 2017.

Tutti fattori che hanno sicuramente influito sulla decisione di staff tecnico e federazione di non schierare Errigo nella sciabola, ma la risposta del bronzo individuale è arrivata proprio post Mondiale: “Purtroppo ho dovuto fare solo il fioretto e questo ha cambiato anche la mia preparazione. Non è stato facile, perché quando gareggi ad alto livello ogni particolare fa la differenza. Mi è dispiaciuto non fare due gare per le quali avevo risultati e punteggio. Voglio che mi spieghino perché entrambi i CT mi volevano e potevo scegliere se fare l’una o l’altra arma. Andrò avanti finché non avrò una risposta. Non è stata una scelta tecnica, c’è stata una Federazione che ha deciso che non potevo farle tutte e due”.

E’ un muro contro muro che non può continuare, una situazione alla quale va messa definitivamente la parola fine. Errigo deve probabilmente accantonare i suoi sogni e fare un passo indietro per tornare solo a concentrarsi sul fioretto. Da atleta e grande agonista non è sicuramente una decisione semplice, ma Arianna deve accettarla e dimostrare in pedana con il fioretto in pugno di essere nuovamente la numero uno.

L’obiettivo Tokyo è stato praticamente centrato e al 100% sarà una delle azzurre che voleranno in Giappone. Attualmente nel ranking mondiale è al quarto posto, terza italiana dietro Alice Volpi ed Elisa Di Francisca. Adesso c’è un periodo di vacanza per poi lanciarsi nell’ultimo rush finale con le tappe di Coppa del Mondo. Mesi che devono servire ad una sola cosa: ridare alla scherma italiana la vecchia Arianna Errigo.

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Foto: Bizzi/Federscherma

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