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Softball, Olimpiadi Tokyo 2020: quali scelte per l’Italia? Le possibili convocate guardando un anno in avanti

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Quale futuro per la Nazionale italiana di softball dopo la qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020? Si tratta di una domanda legittima, dal momento che da qui a un anno ci sarà da scoprire chi potrà andare in Giappone, tenendo conto di un fattore: a differenza delle competizioni continentali, in quella a cinque cerchi non sarà possibile avere roster con più di quindici giocatrici, due in meno rispetto all’Europeo.

La considerazione più facile da fare riguarda le lanciatrici, che fondamentalmente sono un trio ormai consolidato: Greta Cecchetti, Ilaria Cacciamani, Alice Nicolini. La prima ha già dichiarato che l’Europeo vinto meno di un mese fa sarà l’ultimo, ma subito dopo il torneo di qualificazione a Utrecht ha messo in chiaro senza tanti giri di parole che ci sarà, e farà di tutto per portare l’Italia verso i più alti obiettivi possibili. Cacciamani, a livello europeo, sta acquistando col tempo una sempre maggiore fiducia, con il picco del match contro l’Olanda che avrebbe potuto complicare i sogni olimpici e invece li ha ulteriormente rafforzati, prima della gioia finale contro la Gran Bretagna. Anche Nicolini è in crescita, e sarà interessante osservarne le prestazioni lungo la prossima annata (e non solo). Un discorso a parte lo merita Lisa Birocci, che ha smesso, ha fatto la pitching coach ai Mondiali 2018 e poi è tornata in grande stile (con licenza di girare bene la mazza).

Pochi dubbi anche tra le interne: Amanda Fama, Giulia Longhi, Marta Gasparotto, Alessandra Rotondo sono praticamente già certe, se non intervengono infortuni o una brutta annata 2020, di volare a Tokyo. Nel discorso possono rientrare anche Lara Cecchetti e l’ultima scommessa vinta da Enrico Obletter, Emily Carosone, che ha fatto molto bene a Utrecht. Può certamente avere una chance di tornare, dopo i problemi che ne hanno condizionato l’estate, Melany Sheldon, ed un posto se lo giocherà anche Priscilla Brandi.

Capitolo esterne: anche qui c’è un nucleo sostanzialmente fisso, con Andrea Howard, Laura Vigna, Beatrice Ricchi e Fabrizia Marrone certe o quasi del posto, oltre a Erika Piancastelli (deputata anche al ruolo di catcher). Va considerata anche Elisa Cecchetti, benché il suo caso sia quello di una giocatrice che può trovarsi ovunque, mentre anche Valeria Bettinsoli dovrebbe essere nella lotta per un posto. Da capire se Obletter tenterà di ripartire con l’idea Micaela Abbatine già tentata alla manifestazione continentale.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: FIBS / EzR NADOC

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