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Tennis, Next Gen Finals 2019: i qualificati virtuali. Jannik Sinner cerca la rimonta e sogna la partecipazione
Siamo a cavallo tra luglio e agosto, ed è questo il periodo in cui si iniziano a fare i conti per l’ingresso nelle Next Gen ATP Finals, la manifestazione che, alla terza edizione, continua a proporsi di dare un palcoscenico internazionale ai migliori giovani del circuito maschile. Andiamo a vedere i sette attuali qualificati e la situazione italiana, dal momento che al nostro Paese è stata finora sempre concessa la possibilità di inserire un giocatore (in entrambi i casi è stato usato un sistema di pre-qualificazione, con Gianluigi Quinzi e Liam Caruana ad entrare nel lotto dei partecipanti nel 2017 e 2018).
Ad oggi, la situazione di classifica vede il greco Stefanos Tsitsipas al comando nella Race to Milan, con 3040 punti. Il problema, però, è che Tsitsipas è attualmente anche quinto nella Race to London, la classifica che qualifica per le ATP Finals vere e proprie alla O2 Arena di Londra. Questo significa che è destinata a ripetersi la situazione che ha coinvolto per due volte Alexander Zverev: il tedesco ha infatti rinunciato a giocare a Milano sia nel 2017 che nel 2018, sfruttando il fatto che, in caso di doppia qualificazione, la precedenza vada all’evento londinese, che peraltro è più in là nel tempo rispetto a quello milanese.
Una situazione simile rischia di verificarsi anche con il canadese Felix Auger-Aliassime, che a 18 anni è già numero 11 della Race to London, oltre che numero 2 di quella relativa a Milano. Per lui, le Finals principali sono distanti poco meno di 400 punti, ad oggi, e oltretutto sta arrivando la sua stagione, quella sul veloce americano. Bisognerà dunque capire come evolverà anche la sua situazione.
Passiamo ora ai qualificati pressoché certi, che sono l’australiano Alex de Minaur, l’altro canadese Denis Shapovalov, l’americano Frances Tiafoe e il norvegese Casper Ruud, tutti autori di stagioni buone, benché dai primi tre ci si aspettasse qualcosa di più in termini di scalata del ranking ATP. L’attuale ottavo, che “grazie” a Tsitsipas dovrebbe diventare settimo, è il serbo Miomir Kecmanovic, che però, con 656 punti, non è al sicuro da numerosissimi assalti, primi fra tutti quelli del francese Ugo Humbert e del suo connazionale, che pure è un po’ più indietro (più di 100 punti) Corentin Moutet.
Per quel che riguarda il qualificato italiano, in attesa di comprendere le intenzioni della FIT, il nome più caldo non può che essere quello di Jannik Sinner, che è al momento quattordicesimo nella Race to Milan con 259 punti. Le possibilità che l’altoatesino, il più giovane tra i primi 30 Next Gen, partecipi sono buone, anche se sono più relative a un discorso legato a una wild card o ad altro metodo. L’italiano a lui più vicino è Gian Marco Moroni, che con gli ultimi buoni risultati è riuscito a salire a quota 138. In questo momento, al fine di raggranellare punti utili per la classifica mondiale e continuare il proprio percorso di crescita, Sinner sta partecipando a una serie di tornei Challenger negli Stati Uniti, per poi andare a giocarsi le proprie carte nelle qualificazioni degli US Open, dopo averci già provato a Wimbledon ed aver perso 10-12 al terzo set da un valente giocatore da erba, l’australiano Alex Bolt. In questo che è per lui un anno di crescita (come lo è per Lorenzo Musetti e Giulio Zeppieri, che sono però più giovani di parecchi mesi e stanno facendo un differente percorso), potrebbe non essere impossibile avvicinare la zona qualificazione in via autonoma.
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federico.rossini@oasport.it
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Foto: Gabriele Menis / LivePhotoSport.it