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Ciclismo
Tour de France 2019, comincia la battaglia! Tappone su La Planche des Belles Filles. Bernal favorito, esame per Nibali
Mulhouse-La Planche des Belles Filles, il primo tappone del Tour de France, il primo attesissimo arrivo in salita, i Vosgi saranno il primo giudice della Grande Boucle. Dopo i distacchi maturati nella cronometro a squadre di domenica, finalmente i big inizieranno a fare sul serio e andrà in scena il primo attesissimo scontro diretto, la lotta per la conquista della maglia gialla entrerà finalmente nel vivo e ne vedremo davvero delle belle lungo i 160 km caratterizzati da sette salite (tre di prima categoria, due di seconda, due di terza).
Gli ultimi 7 km sono all’8,7% di pendenza media con punte del 24% nell’ultimo chilometro e diversi picchi al 20%: una salita ammazza gambe che sicuramente farà la differenza e che ci dirà chi può seriamente puntare al simbolo del primato. Attenzione perché prima dell’ultima asperità sono previsti anche Le Markstein (10,8 km al 5,4%), il Grand Ballon (1,3 km al 9%), il Col du Hundstruck (5,3 al 6,9%), il Ballon d’Alsace (11 km al 5,8%), il Col des Croix (3,3 al 6,1%) e il Col des Chevreres (3,5 km al 9,5%): insomma un continuo sali-scendi che metterà a durissima prova tutti i ciclisti.
Sarà battaglia vera, senza sconti. Un duello rusticano che incendierà la corsa per la gioia di tutti gli appassionati. Egan Bernal sembra essere il grande favorito della vigilia, il giovane colombiano è un sontuoso scalatore e questo è il suo terreno ideale ma quali sono le reali gerarchie in casa Ineos? Il sudamericano potrà davvero fare di testa sua o dovrà fare da gregario a Geraint Thomas che non è sembrato in grandissima condizione? Sarà una giornata fondamentale per Vincenzo Nibali che, dopo il secondo posto al Giro d’Italia, dovrà capire come sta davvero la sua gamba: lo Squalo cerca risposte importanti, se starà davvero bene e arriverà con i primi allora potrà davvero lottare per la classifica generale altrimenti dovrà rivedere i suoi obiettivi. Il siciliano ha già vinto a La Planche des Belles Filles, giganteggiò nel 2014 quando poi si involò verso la conquista della Grande Boucle e dopo cinque anni proverà a risplendere ancora una volta.
Sarà un esame importante anche per i francesi Thibaut Pinot (che è a soli 12” da Bernal) e per Romain Bardet che invece deve recuperare 1’14” dal colombiano, si attende un’azione anche da Nairo Quintana che accusa 50” dal connazionale: il capitano della Movistar, affiancato da Mikel Landa, avrà davvero la gamba per dire la sua? Punto di domanda su Jakob Fuglsang dopo la caduta di sabato ma il vincitore della Liegi-Bastogne-Liegi sarà un osso duro per tutti, vedremo come sapranno comportarsi due grandi outsider come Rigoberto Uran e Adam Yates.
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Foto: Lapresse