Ciclismo

Tour de France 2019, dalla Sky alla Ineos. Cambia il nome, non il risultato. Doppietta sul podio, pur senza il dominio del passato

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Una settimana fa erano già virtualmente sotto processo. L’assenza di Chris Froome, caduto al Giro del Delfinato, si è fatta sentire ma il Team INEOS non ha perso la calma, ha portato al via del Tour de France 2019 la miglior squadra possibile, con la doppia scelta per la salita e non ha tradito le aspettative: entrambi favoriti, praticamente alla pari per i bookmakers alla vigilia, Egan Bernal e Geraint Thomas hanno conquistato il primo e il secondo posto. 

Entrambi non erano al top della condizione, per vari motivi. Thomas non si è preparato al meglio e nel mezzo ha inciso anche una brutta caduta al Giro di Svizzera. Diversa la situazione per Bernal che doveva essere al via del Giro d’Itaia da capitano ma, sempre per un incidente, è stato costretto ad essere dirottato sulla corsa transalpina. Abile però a trovare il secondo picco di forma a distanza di meno di un mese: la classe ed il talento di questo corridore non sembrano aver limiti.

Una prima settimana tranquilla, con la buonissima cronometro a squadre. Poi le difficoltà nella seconda settimana, dove sembrava essere quasi tutto perso: un Julian Alaphilippe al top, un Thomas non devastante a cronometro e in difficoltà sui Pirenei, ed un Bernal che in salita ha preferito non scattare. Tutto scientificamente calcolato: l’attesa era per le Alpi, dove è tornato il dominio dell’ex Team Sky. È cambiata la denominazione, non la forma. 

Il colombiano si è scatenato sul Galibier, per poi completare l’opera il giorno successivo, dove sull’Izeran è andato a prendersi Maglia Gialla e titolo. Il gallese si è gestito, senza mai andare in difficoltà, rimanendo in seconda posizione e scavalcando Alaphilippe a Val Thorens, dove lo squadrone britannico ha gestito la situazione, finendo con i due co-capitani abbracciati sul traguardo. Domani sarà passerella, l’ennesima nell’ultimo decennio (sette Tour in otto anni, dominio interrotto solo da Vincenzo Nibali).

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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