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Ciclismo
Tour de France 2019, Egan Bernal guadagna 5 secondi su Geraint Thomas. Prime scintille nel Team Ineos e gerarchie da definire
La terza tappa del Tour de France 2019 ha regalato un finale entusiasmante e spettacolare, con qualche sorpresa anche in ottica classifica generale per cominciare ad accendere la lotta in vista della prima vera frazione di montagna, ovvero l’arrivo alla Planche des Belles Filles di giovedì. L’assolo di Julian Alaphilippe (Deceuninck-QuickStep) ha permesso al fuoriclasse transalpino di conquistare il successo e aggiudicarsi anche la maglia gialla, ma sullo strappo conclusivo (500 metri con pendenze leggermente superiori al 7%) si è verificata una piccola frattura nel gruppo principale che ha prodotto qualche inatteso distacco tra coloro che puntano con decisione al successo finale.
Momenti davvero convulsi quello che hanno visto il gruppetto dei migliori, composto da una sessantina di corridori, tagliare il traguardo di Épernay. Mentre Michael Matthews (Sunweb) regolava la concorrenza per il secondo posto, Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) e Egan Bernal (Team INEOS) riuscivano a rimanere nella prima parte del drappello chiudendo con lo stesso tempo dell’australiano. Alle spalle del corridore colombiano, sempre più il principale favorito per la vittoria finale considerato lo stato di forma e la sicurezza dimostrata in queste prime giornate, il vincitore dello scorso anno Geraint Thomas (Team INEOS) perdeva qualche metro appena prima di superare la linea d’arrivo, un distacco minimo ma sufficiente per far scattare il cronometro e per costare 5″ al gallese e a tutti gli altri uomini di classifica alle sue spalle. Da Jakob Fuglsang (Astana) a Vincenzo Nibali (Bahrain Merida), da Romain Bardet (AG2R La Mondiale) a Nairo Quintana (Movistar), nessuno ha potuto evitare lo scarto.
Nessun allarmismo eccessivo naturalmente, il Tour de France è appena cominciato e sembra davvero improbabile che 5″ possano fare la differenza nell’ottica delle tre settimane. Il campanello d’allarme potrebbe però cominciare a suonare in casa del Team INEOS e l’accaduto sarà sicuramente analizzato con grande attenzione dalla formazione britannica. La prima considerazione riguarda senza dubbio la forma eccellente mostrata da Bernal: il colombiano sembra pedalare con grande facilità e si è mosso con tempismo e lucidità nel finale guadagnando su un traguardo che teoricamente non avrebbe dovuto fare alcun tipo di differenza. Differente il discorso per Thomas, apparso ancora un po’ contratto probabilmente a causa della caduta nella prima tappa e della preparazione non perfetta visto l’inconveniente al Tour de Suisse. L’aver perso contatto nel finale è sintomo evidente di poca brillantezza, ma la condizione del gallese andrà sicuramente in crescendo nelle prossime settimane e probabilmente non è il caso di allarmarsi più del dovuto. Senza dubbio la tappa segna un punto a favore di Bernal nelle gerarchie interne della formazione britannica: Dave Brailsford ha ripetuto più volte che entrambi gli uomini di classifica avranno la possibilità di giocarsi le proprie carte alla pari, ma l’equilibrio durerà a lungo? Probabilmente bisognerà aspettare almeno La Planche des Belles Filles tra un paio di giorni per cominciare ad avere risposte più significative.
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roberto.pozzi@oasport.it
Foto: LaPresse