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Tour de France 2019, Elia Viviani: “Dopo il Giro e la Vuelta chiudo il cerchio con il Tour. I miei compagni hanno lavorato alla perfezione”

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Elia Viviani è arrivato al Tour de France 2019 con la voglia di riscattarsi, di dimenticare definitivamente il Giro d’Italia. Dopo cinque anni è tornato in terra transalpina con la squadra perfetta e gli uomini giusti per le volate. Sapeva di essere uno dei grandi favoriti del giorno, e non ha sbagliato niente. Prima è stato lanciato da Morkov, poi da Richeze, infine è riuscito ad anticipare Kristoff e ha coronato l’egregio lavoro dei suoi compagni, dominando la volata di Nancy. La vittoria di ieri di Alaphilippe, e la sua maglia gialla, hanno dato una motivazione in più al “branco di lupi” della Deceuninck-Quick Step, consapevoli della loro forza e della loro superiorità. Così è arrivata la doppietta: obiettivo raggiunto. Prima la Francia, oggi l’Italia. Finalmente anche noi possiamo esultare ed esaltare il nostro faro degli sprint. Dopo il Giro e la Vuelta, Elia ha spuntato anche il Tour de France. Il riscatto è arrivato, la motivazione è enorme, la strada è ancora lunga, e chissà cosa potrà ancora riservargli.

Avvicinato nel dopo tappa dai microfoni della regia internazionale, Elia Viviani ha dichiarato: “Era il vero obiettivo di quest’anno. Dopo la vittoria di Julian abbiamo visto il nostro valore, abbiamo lavorato bene e galvanizzato al meglio tutto quanto. Devo solamente ringraziare la mia squadra, in particolare modo Michael Morkov e Maximilian Richeze. Non potevano lanciarmi meglio di quanto hanno fatto. Ho vinto al Giro, alla Vuelta, e adesso chiudo il cerchio con Tour”.

Continua Viviani: “Nella prima tappa avevo perso il treno del mio team, ed ero deluso per questo. E allora oggi ho guardato soltanto la ruota di Richeze e lui ha è sempre il migliore come ultimo uomo per le ruote. Ho visto che Kristoff pensava di potermi anticipare sulla destra, poi ho fatto la mia volata e tutto ha funzionato al meglio”.

Il velocista italiano ha poi replicato ai microfoni della Rai: “Sono all’ottava vittoria stagionale, tutte di alto livello. È stato difficile al Giro, punto. Alla fine ho cambiato marcia subito dopo, appena sono tornato a casa. Ho riposato un attimo e cambiato mentalità e sono arrivato bene al Giro di Svizzera. Stesso discorso per il Tour, con una squadra super competitiva. Abbiamo sbagliato la prima tappa per colpa mia, quindi sento la responsabilità sulle spalle. Ma alla fine, dopo la giornata di ieri e l’impresa di Alaphilippe, prendendo anche la maglia gialla, sicuramente il team cambia marcia. Oggi siamo partiti veramente motivati. Volevamo goderci la prima giornata in maglia gialla ma allo stesso tempo eravamo concentrati per il finale. Oggi Michael e Max hanno fatto un lavoro veramente strepitoso. Mi sento fortunato ad essere con loro e sono felice di aver raggiunto questa vittoria; l’unica che mi mancava. Vediamo di continuare su questa direzione”.

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Foto: Pier Colombo

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