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Tour de France 2019, Fabio Aru arriva con i migliori: piace in salita e cresce, il Cavaliere può provare un colpo di mano

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Nella giornata in cui Vincenzo Nibali esce di classifica, Giulio Ciccone perde la maglia gialla, Alessandro De Marchi non riesce a tenere il passo di De Gendt nella fuga di giornata, l’Italia sorride al Tour de France grazie a Fabio Aru che ha dato buoni segnali nel corso dell’ottava frazione: il Cavaliere dei Quattro Mori ha corso in maniera pimpante, ha sempre tenuto brillantemente le ruote dei migliori nonostante il ritmo esagerato impresso dagli uomini della Education First e dell’Astana, ha letto bene i continui saliscendi offerti dal percorso ed è giunto al traguardo a 26” dal vincitore insieme a tutti i big in lotta per la classifica generale. Non era una tappa con grandissime difficoltà altimetriche ma è stata molto rognosa e insidiosa perché affrontata a ritmi folli, a tratti nervosa come esplica bene la caduta di Geraint Thomas, impegnativa tatticamente e mentalmente: il sardo ha ben interpretato la prova e pian piano sta entrando in condizione come si sperava alla vigilia della Grande Boucle.

Il 29enne è tornato in gara soltanto un mese fa (9 giugno al GP di Lugano), poi ha affrontato il Giro di Svizzera e i Campionati Italiani decidendo di rimettersi subito in gioco nella corsa a tappe più prestigiosa e impegnativa: ha voluto correre il rischio per rientrare a tutti gli effetti dopo l’operazione all’arteria iliaca della gamba sinistra, poteva sembrare un’azzardo ma giorno dopo giorno sta salendo in quota. Erano arrivati dei discreti segnali a La Planche des Belles Filles, oggi sono giunte delle buone conferme e l’auspicio è che Fabio Aru possa essere competitivo per la terza settimana perché ha il talento e la capacità di regalare ancora delle magie come quelle di un paio di anni fa quando vinse una tappa e indossò anche la maglia gialla. L’alfiere della UAE Emirates potrebbe concretamente puntare a un successo parziale, una fuga da lontano in una frazione di montagna di prestigio sembra essere nelle corde del Cavaliere che sicuramente ci proverà per essere protagonista in questa Grande Boucle.

Il Tour de France rappresenta un appuntamento di passaggio per la rinascita del nostro portacolori che sta cercando di uscire da un’annata estremamente complicata, serve semplicemente del tempo ma sulla carta ha tutti i mezzi per tornare a risplendere: crescere durante questa settimana, ponendosi degli obiettivi intermedi (ma senza alcun assillo), sembra essere la strada giusta verso un pieno recupero con il mirino puntato verso la Vuelta di Spagna dove potrà provare a togliersi delle soddisfazioni ben più importanti. Fabio Aru vuole tornare quello dei giorni migliori e per il momento il cammino intrapreso sembra essere corretto.

 

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Foto: LaPresse

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