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Ciclismo
Tour de France 2019, Fabio Aru e Alberto Bettiol frenati da una foratura nel finale della terza tappa
L’ordine d’arrivo della terza tappa del Tour de France 2019 aveva destato qualche sospetto negli osservatori più attenti. La superiorità rispetto alla concorrenza esibita da Julian Alaphilippe (Deceuninck-QuickStep) su un percorso perfetto per le sue caratteristiche ha sicuramente rubato la scena, ma non era certamente passato inosservato il distacco rimediato da Fabio Aru (UAE Emirates) sul traguardo di Épernay: 1’22” dal vincitore di tappa e 51” di ritardo dal gruppo dei migliori. Sulle prime si era pensato che il sardo avesse comprensibilmente faticato sugli strappi piuttosto impegnativi del finale, complice una condizione non ancora ottimale considerato il prodigioso recupero dopo l’operazione all’arteria iliaca ad inizio aprile. La realtà però è ben diversa: una foratura ha infatti aperto per il corridore della UAE Emirates un vero e proprio calvario, con due cambi di bicicletta prima di essere raggiunto dall’ammiraglia. Lo scenario può quindi ribaltarsi e il ritardo di soli 51” diventa un segnale quasi incoraggiante al netto delle difficoltà e della sfortuna.
Problema analogo quello capitato ad Alberto Bettiol (EF Education First), arrivato con un incomprensibile distacco di 13’58” in una tappa teoricamente molto adatta alle sue caratteristiche. Il toscano, vincitore in stagione del Giro delle Fiandre, ha forato nel momento peggiore possibile, ovvero a 30 km dall’arrivo, quando le squadre dei favoriti di giornata e degli uomini di classifica hanno aumentato esponenzialmente l’andatura per fare selezione sulle salite. Dopo essere ripartito, il corridore della EF Education First non ha potuto fare altro che rialzarsi e risparmiare le energie in vista delle prossime giornate, sperando che la fortuna giri a proprio favore.
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roberto.pozzi@oasport.it
Foto: Pier Colombo