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Tour de France 2019: Geraint Thomas, guai darlo fuori dai giochi. Reazione d’orgoglio del gallese, ma la condizione traballa

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Mai azzardarsi a dar per vinto il campione uscente. Che si tratti un fenomeno affermato, o di Geraint Thomas, che nel giro di un paio di stagioni è arrivato sul tetto del mondo anche un po’ a sorpresa, prima di abdicare c’è sempre l’orgoglio che la farà da padrone. Quindi guai a dare fuori dai giochi il gallese del Team INEOS: nonostante due frazioni sui Pirenei non del tutto convincenti, il vincitore del Tour de France del 2018 è ancora secondo in classifica generale e ha tutte le carte in regola per difendere il titolo.

Il britannico, anche oggi, sull’arrivo di Foix, in cima al Prat d’Albis, ha perso contatto da uno spettacolare Thibaut Pinot, cedendo secondi in chiave classifica generale anche ai vari Mikel Landa, Emanuel Buchmann e al compagno di squadra Egan Bernal, che al momento sembra essere un gradino sopra in salita. La condizione di Thomas non è quella dei giorni migliori, anche se era apparso brillante nei primi giorni di Tour tra l’arrivo in vetta a La Planche des Belles Filles e la cronometro di Pau.

La reazione arrivata negli ultimi 3 chilometri di salita però fa ben sperare: un attacco deciso, servito a staccare la Maglia Gialla Julian Alaphilippe, in crisi sul finale. Il distacco dal francese in classifica recita 1’35”, ma ciò che fa più paura sono gli inseguitori, gli scalatori puri. Sulle Alpi servirà un cambio di passo, c’è bisogno di Thomas al livello del 2018, quando in montagna addirittura staccava tutti. 

La fiducia comunque c’è: ”Avrei dovuto attaccare prima. Mi sono sentito molto molto meglio ma è stata comunque una giornata positiva per recuperare un po’ di tempo alla maglia gialla e per recuperare fiducia. Ora ci sono tre tappe dove poter fare la differenza”.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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