Ciclismo

Tour de France 2019: Giulio Ciccone all’esame Grande Boucle. Compiti da gregario ed il sogno di vincere una tappa

Pubblicato

il

Giulio Ciccone è stato uno dei grandi protagonisti dell’ultimo Giro d’Italia. Spesso in fuga ha regalato grandi emozioni ai tifosi italiani, correndo sempre con grande grinta e determinazione. Con un gran numero si è imposto nella sedicesima tappa e ha conquistato anche la maglia di miglior scalatore, grazie alle tante fughe che gli hanno consentito di conquistare i punti necessari per ottenere questo prestigioso riconoscimento. Il corridore abruzzese si candida come uno dei possibili outsider per il Tour de France 2019, sia chiaro non per la vittoria finale ma per qualche successo parziale.

Scalatore molto dotato e generoso, com’è accaduto anche nell’ultima Corsa Rosa, lo vedremo spesso all’attacco anche in questa Grande Boucle che lo favorisce, così come tutti gli scalatori, visto il percorso molto duro che i ciclisti dovranno affrontare. Per lui si tratta della prima esperienza in carriera al Tour de France visto che è passato professionista nel 2016 e fino al 2018 ha militato nella Bardiarni, squadra Professional e che quindi non ha diritto, tranne in caso di assegnazione di wild card, a partecipare alle corse Pro Tour.

Va da sé che Ciccone avrà il compito di supportare il capitano Richie Porte che punta a salire sul podio. Molto importante per le dinamiche di squadra sarà anche il Tour de France di Bauke Mollema che, se non dovesse fare classifica, potrebbe essere un alleato preziosissimo per il capitano della Trek Segafredo.

Di certo il nostro portacolori dopo aver infiammato le strade del Giro d’Italia avrà la possibilità di farlo con spettacolari attacchi da lontano anche alla Grande Boucle, cullando il sogno di portare a casa una vittoria di tappa o magari di puntare alla prestigiosa maglia a pois.

[embedit snippet=”adsense-articolo”]

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: Lapresse

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version