Ciclismo
Tour de France 2019, gli outsider per la classifica generale. Nibali, i Movistar e i francesi: tutti contro il Team INEOS
Un Tour de France senza padroni, almeno sulla carta. Quella che scatterà sabato da Bruxelles sarà una Grande Boucle priva di due corridori del calibro di Chris Froome e Tom Domoulin, assenti a causa di infortuni vari, che quasi sicuramente sarebbero partiti con i favori del pronostico. Il Team INEOS con la coppia Geraint Thomas (detentore del titolo) ed Egan Bernal fa paura, ma non dà quelle garanzie che ci sarebbero state con la presenza del kenyano bianco. Allora spazio alle sorprese, i possibili outsiders.
In casa Italia la speranza più importante è ovviamente quella di vedere protagonista Vincenzo Nibali. Dovesse curare la classifica generale lo Squalo sarebbe uno dei sicuri pretendenti al podio. Alla vigilia però ha messo le mani avanti, vista anche la recente esperienza al Giro d’Italia, dove molte energie sono state sprecate e restano difficilissime da recuperare. Si vedrà strada facendo, il percorso è favorevole al capitano della Bahrain-Merida.
La squadra che può provare a fermare l’egemonia della INEOS è la Movistar. La compagine spagnola è esaltata dalla clamorosa vittoria nella Corsa Rosa di Richard Carapaz ed ora proverà a far di tutto per tentare un bis clamoroso. Nelle proprie fila tre fenomeni del calibro di Nairo Quintana, Alejandro Valverde e Mikel Landa: sulla carta nessuno dei tre parte come possibile vincitore, ma il colombiano soprattutto sembra essere in crescita e proverà di sicuro a giocarsi le proprie carte in salita.
Sperano di tornare sul gradino più alto del podio a distanza di oltre 30 anni i francesi. Un’accoppiata, quella vista e rivista nelle ultime stagioni, per provarci. Romain Bardet e Thibaut Pinot: due scalatori puri che cercheranno di far risuonare a Parigi la Marsigliese. Impresa ardua: le qualità non sono al pari di quelle dei favoriti e in più non avranno a disposizione la squadra migliore per cercare il colpaccio. Servirà un miracolo. Nomi da non sottovalutare anche quelli di Steven Kruijswijk ed Emanuel Buchmann: la Maglia Gialla è un’utopia, la lotta per il podio però è apertissima e potrebbe premiarli.
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gianluca.bruno@oasport.it
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Foto: Valerio Origo