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Tour de France 2019, i possibili distacchi tra i favoriti nella cronometro a squadre. Bernal e Thomas favoriti, Nibali può difendersi

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Dopo la spettacolare partenza, sia dal punto di vista del pubblico, che da quello del risultato, arrivato non con poco stupore, il Tour de France numero 106 resta in Belgio, sempre nella Capitale Bruxelles. La prima tappa in linea è superata, la vittoria di Mike Teunissen è valsa all’olandese la Maglia Gialla. Domani in programma c’è però la cronometro a squadre, 27,6 chilometri piuttosto pianeggianti che possono dare la prima svolta alla classifica generale. 

Dovrebbero esserci i primi distacchi tra i favoriti in chiave successo finale di Parigi. Difficile che si parli di più di un minuto, ma già guadagnare dopo due giorni di gara può essere fondamentale soprattutto in chiave morale. I favoriti non possono che essere Egan Bernal e Geraint Thomas che possono giocarsi la prova contro il tempo con un vero e proprio squadrone: il Team INEOS. All’interno cronomen del calibro di Kwiatkowski, Castroviejo e Moscon: c’è spazio sia per vincere la tappa che per guadagnare su tutti.

Molto complicato fare previsioni alla vigilia su quanti secondi possano perdere i rivali del colombiano e del campione in carica della Grande Boucle. Chi potrebbe davvero ben difendersi è Vincenzo Nibali, che ha più volte dichiarato di voler superare al meglio questa prima settimana per poi pensare di poter puntare alla classifica. Il siciliano nella sua Bahrain-Merida ha a disposizione il campione del mondo delle prove contro il tempo Rohan Dennis, oltre a cronomen eccellenti come Damiano Caruso e Jan Tratnik. Sul livello di Nibali anche Steven Kruijswijk e George Bennett, che correranno assieme alla Maglia Gialla Teunissen: la Jumbo-Visma si affiderà a traini come Tony Martin e Wout Van Aert. Discorso simile anche per la Mitchelton-SCOTT di Adam Yates, compagine che da tradizione non ha mai deluso in queste prove.

Chi potrebbe soffrire di più sono quelle squadre che all’interno hanno molti scalatori: Astana (per Jakob Fuglsang, caduto oggi) e Movistar (con il tris d’assi Nairo Quintana, Mikel Landa e Alejandro Valverde). Tanta fatica anche per le compagini francesi AG2R e FDJ: Romain Bardet potrebbe davvero perdere molto spazio, Thibaut Pinot invece proverà a fare affidamento sullo svizzero Kueng per limitare i danni.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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