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Ciclismo
Tour de France 2019, i possibili scenari tattici sui Pirenei. Tutti contro la Ineos, Movistar ed Astana devono attaccare
L’undicesima tappa del Tour de France 2019 ha visto nuovamente protagonisti gli specialisti delle volate con il successo di Caleb Ewan (Lotto Soudal) davanti a Dylan Groenewegen (Jumbo-Visma) ed Elia Viviani (Deceuninck-QuickStep). La prima frazione della seconda settimana si è rivelata decisamente tranquilla per gli uomini di classifica e ha fornito loro un’ottima occasione per raccogliere ulteriormente le energie dopo il giorno di riposo, ma la situazione si farà sicuramente più appassionante a cominciare dalla giornata di domani con l’entrata in scena dei Pirenei. Il gruppo si appresta infatti ad affrontare quattro tappe potenzialmente esplosive: dalla Toulouse-Bagnéres de Bigorre di domani alla cronometro individuale di Pau, sino al fine settimana durissimo con gli arrivi in salita del Tourmalet e di Prat d’Albis. Lo scenario è predisposto per uno spettacolo stellare, ma numerosi interrogativi caratterizzano la vigilia. Dal punto di vista tattico come si svilupperanno le tappe più impegnative? L’egemonia del Team INEOS proseguirà anche sulle montagne? E quale ruolo potranno avere Movistar e Astana, due squadre costrette all’attacco?
La formazione britannica è senza dubbio il punto di riferimento principale in gruppo. L’abilità tattica della squadra e una buona dose di fortuna nei momenti più delicati hanno permesso a Geraint Thomas ed Egan Bernal di occupare rispettivamente la prima e la seconda posizione nella classifica dei pretendenti al successo finale dopo la prima settimana. Grazie al vantaggio rispetto ai diretti avversari, gli uomini di Dave Brailsford potranno controllare la situazione come accaduto nelle passate edizioni sotto l’insegna del Team Sky. La INEOS si porterà verosimilmente al comando sulle salite più impegnative e lavorerà per mantenere elevata l’andatura con lo scopo di evitare gli attacchi e di fare selezione nel gruppo dei migliori. La vera incognita riguarda però le gerarchie interne: il duello tra il gallese vincitore lo scorso anno ed il giovane colombiano potrebbe rappresentare un punto debole e rendere maggiormente attaccabile la corazzata britannica da parte delle altre squadre.
Molto dipenderà dal comportamento di Movistar e Astana, senza alcun dubbio le due formazioni più attrezzate alle spalle del Team INEOS per le tappe di montagna. La squadra spagnola si trova in una posizione particolare, con Nairo Quintana a meno di un minuto di distacco da Thomas e con Mikel Landa decisamente più attardato. Il basco proverà sicuramente ad inventarsi qualcosa per recuperare terreno, ma potrebbe anche correre in appoggio al proprio capitano qualora il suo tentativo non dovesse andare a buon fine. Il campione del mondo Alejandro Valverde rappresenterà poi una ulteriore freccia per l’arco della formazione iberica. Differente invece il discorso per Jakob Fuglsang: il danese ha pagato pesantemente la frazione di Albi e dovrà forzatamente impostare una strategia offensiva se vorrà rientrare nella lotta per il successo finale. La squadra kazaka può contare su pedine come Pello Bilbao, Gorka Izagirre e Alexey Lutshenko e anche in passato ha dimostrato di poter organizzare interessanti azioni collettive.
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roberto.pozzi@oasport.it
Foto: Jonny Wolfe / Shutterstock.com