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Ciclismo

Tour de France 2019, i promossi e bocciati della cronometro a squadre. Bene Nibali e Bernal, affondano Bardet, Porte e Quintana

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La cronometro a squadre della seconda tappa del Tour de France 2019 probabilmente non risulterà decisiva ai fini dell’assegnazione della maglia gialla, tuttavia ha scavato i primi distacchi significativi tra gli uomini di classifica. Andiamo a stilare una graduatoria dei promossi e bocciati di giornata.

LA CLASSIFICA GENERALE DEI FAVORITI

PROMOSSI

Steven Kruijswijk: l’olandese sfrutta la condizione di forma strepitosa della Jumbo-Visma e guadagna un gruzzolo di secondi notevole ed inaspettato. 20″ su Bardet e Thomas, 36″ su Nibali, addirittura 1’19” su Bardet. Attenzione al 32enne scalatore che nella passata edizione giunse quinto e può contare su grandi doti da regolarista.

Egan Bernal e Geraint Thomas: sotto sotto speravano di guadagnare anche di più nei confronti degli avversari e non si aspettavano di perdere così tanto dalla Jumbo-Visma. La Ineos, ad ogni modo, sta bene e nelle prossime tappe promette di monopolizzare la corsa, di sicuro impedendo attacchi da lontano o fughe bidone. Aspettiamoci uno schema tattico ben differente rispetto all’ultimo Giro d’Italia.

Enric Mas: lo scalatore iberico paga appena un secondo da Bernal e Thomas, supportato da una performante Deceuninck. Nessuno ne parla, ma questo ragazzo nel 2018, a soli 22 anni, fu capace di giungere secondo alla Vuelta. Attenzione…

Rigoberto Uran: perde solo 8 secondi dalla coppia Ineos, guadagna su quasi tutti i rivali per la classifica generale. Il colombiano può contare su una squadra attrezzatissima, anche in salita: è davvero la sua grande occasione.

Thibaut Pinot: la FDJ va considerata la grande sorpresa di giornata. Il francese ha superato uno degli ostacoli che più lo preoccupavano alla vigilia di questo Tour. Temeva di accusare 30-40″ dalla Ineos, ha contenuto i danni in appena 12″. Sulle montagne proverà a dare spettacolo, si tratta di un attaccante nato.

Vincenzo Nibali: i 16″ da Bernal e Thomas ci possono stare e, probabilmente, sarebbero potuti essere anche meno senza le cadute che hanno coinvolto ieri Caruso e Mohoric, entrambi non al meglio. Lo Squalo, di fatto, ha perso poco o nulla dai principali rivali e può sorridere per i 29″ accumulati su Quintana, Landa e Valverde, nonché per i 43″ su Bardet. Il 34enne siciliano, anche se non lo afferma pubblicamente, è qui per fare classifica.

PROMOSSI CON RISERVA

Adam Yates: 41″ dalla Jumbo-Visma, 20″ dalla Ineos. Nulla di irreparabile, ma dalla Mitchelton-Scott ci si poteva attendere un rendimento ben differente.

Jakob Fuglsang: stesso tempo di Adam Yates. Il danese può sorridere: dopo la caduta di ieri non era affatto scontato riuscire a limitare i danni. Nelle prossime tappe, adatte ad un corridore da classiche del suo calibro, dovrà muoversi.

Daniel Martin e Fabio Aru: la UAE Emirates non è composta da specialisti delle prove contro il tempo, tutt’altro. Per questo il gap di 1’03” dalla Jumbo-Visma non è disprezzabile.

BOCCIATI

Nairo Quintana, Mikel Landa, Alejandro Valverde: la Movistar esce da questa cronometro a squadre con le ossa rotte. Non era tra le favorite, ma la prestazione offerta si è rivelata decisamente sottotono. 1’05” di ritardo da Kruijswijk, 45″ da Bernal e Thomas: si tratta di distacchi già importanti, senza dimenticare che è prevista un’altra cronometro individuale di 27 km. Tutto è ancora in gioco, sia chiaro. Ma il trio della compagine iberica sarà chiamato a fare fuoco e fiamme in montagna. Un po’ come avvenuto al Giro d’Italia…

Richie Porte: tra i peggiori in assoluto con la sua Trek-Segafredo. Già 1’18” da Kruijswijk e 58″ dall’accoppiata Bernal-Thomas. In un Tour disegnato per gli scalatori, non si vede dove l’australiano possa recuperare il tempo perso oggi.

Romain Bardet: che la AG2R fosse tra le squadre più deboli era noto, ma il distacco accumulato è davvero pesantissimo. 1’19” dalla “maglia gialla virtuale”, è ultimo nella graduatoria che prende in considerazione i soli uomini di classifica. Il francese dovrà attaccare ogni volta che ne avrà l’opportunità in salita: ne avrà la forza?

federico.militello@oasport.it

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Foto: Lapresse

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