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Tour de France 2019: i ventagli sconvolgono la classifica. Thomas guadagna, Pinot, Fuglsang, Uran e Porte dovranno attaccare sui Pirenei

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Oggi abbiamo vissuto la tappa più scoppiettante del Tour de France 2019, con i ventagli che hanno sconvolto la classifica generale prima del giorno di riposo. 217,5 km da Saint-Flour ad Albi, con un percorso mosso, ma senza grandi difficoltà altimetriche, che sembrava perfetto per una classica volata di gruppo, senza particolari problemi per i big. Invece nel tratto finale è stato il vento a cambiare i piani, con la Deceuninck-Quick Step, che a 35 km dal traguardo ha messo in atto una forte accelerazione, aprendo un ventaglio e il gruppo si è così spezzato in più parti. Un’azione decisa e ben orchestrata, che è stata portata avanti in prima persona dalla maglia gialla Julian Alaphilippe, che anche oggi ha mostrato tutta la sua classe ed è riuscito così a rafforzare ulteriormente la sua leadership.

Quattro big in particolare si sono fatti sorprendere: Thibaut Pinot, Jakob Fuglsang, Rigoberto Urán e Richie Porte. Tra gli attardati illustri ci sono stati poi George Bennett, che era quarto in classifica stamane e ha perso quasi 10’, il nostro Giulio Ciccone, che è stato costretto ad abbandonare la maglia bianca, Fabio Aru e anche uno sfortunatissimo Mikel Landa, che era riuscito a restare con i primi, ma poi è caduto nel momento peggiore. Nel gruppo di testa invece ha sfruttato perfettamente questa situazione il Team INEOS di Geraint Thomas ed Egan Bernal, che si è messo a tirare a tutta per andare a guadagnare il più possibile sui rivali, con il primo gruppetto degli attardati che ha accusato così al traguardo ben 1’40” di distacco. Tra i corridori che sono rimasti in testa citiamo poi Steven Kruijswijk, Emanuel Buchmann, Enric Mas e soprattutto Adam Yates e Nairo Quintana, che entrano nella top 10 e dopo questa tappa vedono salire di molto le loro quotazioni per il podio.

I distacchi odierni potrebbero cambiare gli scenari tattici della seconda settimana di corsa, visto che Pinot, Fuglsang, Uran e Porte dovranno attaccare sui Pirenei per recuperare terreno. Nelle prossime tappe di montagna questi quattro corridori saranno chiamati, con le rispettive squadre, a provare a mettere in difficoltà gli avversari, se vorranno rientrare in corsa per la maglia gialla o quantomeno per il podio. Basta pensare a Pinot, che era stato molto brillante fino a ieri, ma ora si ritrova undicesimo in classifica con 1’21” da Thomas e rischia di perdere ulteriori secondi dopo la cronometro. Insomma ci attende una seconda parte di Tour ancora più combattuta, con tanti big che dovranno provare a ribaltare la situazione sulle salite.

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alessandro.farina@oasport.it

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Foto: LaPresse

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