Tour de France 2019: il ritiro di Rohan Dennis potrebbe essere legato a problemi di depressione

La vicenda legata al ritiro di Rohan Dennis nel corso della 12ma tappa è al centro dei riflettori del Tour de France 2019. Tutti parlano di questa storia, che continua a rimanere poco chiara, visto che il comunicato rilasciato ieri dalla Bahrain Merida non ha di fatto spiegato le motivazioni dell’improvviso ritiro del corridore australiano. Il campione del mondo a cronometro ha lasciato la corsa mentre si trovava in fuga, senza essere caduto o avere avuto altri problemi fisici particolari. Qualcosa di assolutamente anomalo, considerando anche che il giorno successivo, cioè ieri, avrebbe potuto lottare per la vittoria nella cronometro di Pau. Come del resto è stata anomala la gestione della situazione da parte della squadra.

Un’interessante analisi viene proposta stamane dalla Gazzetta dello Sport, secondo cui la motivazione di questo ritiro potrebbe essere legata a problemi di depressione. Infatti in un’intervista rilasciata lo scorso gennaio al podcast Stanley Street Social, Dennis disse: “Nel 2018 almeno una mezza dozzina di volte ho pensato di lasciare il ciclismo e a gennaio dello scorso anno ne avevo abbastanza e non volevo più correre in bici. Ma sono momenti, magari un po’ di depressione, poi li superi e realizzi nuovamente perché ti piace quello che fai”. Parole forti, che ieri non sono arrivate, ma potrebbero farlo in futuro.

Questa spiegazione è verosimile, visto che gli stessi componenti della Bahrain Merida hanno escluso problemi fisici alla base del ritiro. L’australiano potrebbe quindi aver subito la pressione di centrare il risultato e complice un clima in squadra non sereno, considerando anche l’addio a fine stagione di Vincenzo Nibali, avrebbe mollato di testa, scegliendo di abbondare la corsa. A ciò si aggiungerebbero poi dei dissidi legati alla scelta dei materiali, che non avrebbero sicuramente aiutato a creare quel clima di fiducia fondamentale per uno sportivo a questi livelli.

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alessandro.farina@oasport.it

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Foto: LaPresse