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Tour de France 2019: Ineos l’ombra del Team Sky che fu. Bernal capitano, ma ora la Francia sogna di spezzare la maledizione

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Avevano abituato tutti troppo bene. O forse male. Lo spettacolo che non c’era, un treno che trascinava il gruppo lungo praticamente tutte le 21 tappe del Tour de France. Il Team Sky ha cambiato denominazione, ma sembra essere cambiato anche lo schema tattico. Il Team INEOS infatti in questa Grande Boucle fino ad oggi, arrivati in vetta al Tourmalet, si è del tutto nascosto senza riuscire ad essere protagonista. 

La delusione è arrivata sulla storica vetta pirenaica: l’attesissimo nome era quello di Geraint Thomas. Il detentore del titolo ieri aveva convinto nella prova contro il tempo, andando a guadagnare su tutti i rivali, candidandosi al ruolo di grande favorito per la riconferma: nulla di tutto ciò, approcciato il Tourmalet il gallese, dopo essersi fatto sfilare nella coda del gruppo, soprattutto nell’ultimo chilometro ha perso le ruote dei migliori. 36”, niente di irrecuperabile, ma ora sarà costretto ad attaccare, vista l’assenza di altri chilometri contro il tempo: lo spavento arriva dalla Francia, con lo strepitoso Julian Alaphilippe che continua a guadagnare ed il regolare Thibaut Pinot pronto a timbrare il cartellino.

Miglioramenti in chiave Egan Bernal. Il colombiano è attesissimo ed oggi è tornato a vestire la Maglia Bianca di leader della classifica dei giovani. Non ha ceduto nulla praticamente ai primi, ma la condizione non è ancora quella dei giorni migliori. I progressi si vedono e la voglia di stupire è ancora quella che c’era alla vigilia: sulle Alpi sarà atteso, potrebbe anche conquistare i gradi di capitano dello squadrone britannico. 

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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