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Ciclismo
Tour de France 2019: italiani protagonisti, è mancato il guizzo per la maglia gialla. Buone indicazioni per le prossime tappe
Non sono certamente mancate le emozioni nella prima tappa del Tour de France 2019. La partenza dal Belgio ha regalato una frazione avvincente e ricca di colpi di scena: dall’accelerazione della BORA-hansgrohe su un difficile tratto di strada lastricata che ha spaccato il gruppo nella parte centrale, alla caduta nell’ultimo chilometro in seguito alla quale alcuni dei protagonisti più attesi non hanno potuto giocarsi la volata per la prima maglia gialla. La sorpresa principale è stata però la vittoria di Mike Teunissen (Jumbo-Visma), corridore olandese che avrebbe dovuto svolgere il compito di gregario nei confronti del compagno di squadra Dylan Groenewegen e che ha sfruttato al meglio l’occasione della vita dopo la caduta del connazionale. Il bilancio per la spedizione italiana non può che essere positivo con quattro corridori nelle prime dieci posizioni, nonostante sia mancato ancora una volta lo spunto necessario per lasciare davvero il segno e cominciare con il botto la più prestigiosa corsa a tappe del calendario internazionale.
Dopo il podio di giornata composto da Teunissen, Peter Sagan (BORA-hansgrohe) e Caleb Ewan (Lotto Soudal), spicca sicuramente come un risultato eccellente il quarto posto di Giacomo Nizzolo (Dimension Data). Il velocista lombardo si presentava all’appuntamento in ottima condizione, tanto che la formazione sudafricana lo ha sorprendentemente preferito ad un campione come Mark Cavendish (apparso certamente in difficoltà negli ultimi tempi), e ha risposto subito presente all’esordio sulle strade del Tour de France con un piazzamento incoraggiante soprattutto in prospettiva. Da sottolineare poi la quinta posizione di Sonny Colbrelli (Bahrain Merida), secondo al Campionato Nazionale Italiano e molto abile nel conquistare punti anche in occasione del traguardo volante. L’arrivo leggermente in pendenza era sicuramente molto adatto alle caratteristiche del bresciano che ha provato ad anticipare pagando in maniera evidente negli ultimi metri. La terza posizione provvisoria nella classifica della maglia verde lascia immaginare il desiderio di correre da protagonista da parte del velocista italiano.
Sicuramente positiva anche la settima posizione di Matteo Trentin (Mitchelton-Scott), appena alle spalle dell’australiano Michael Matthews (Sunweb). Il campione europeo in carica si è fatto trovare pronto nel momento più delicato evitando di venire coinvolto nella caduta dell’ultimo chilometro e ha raccolto l’ennesimo piazzamento della propria stagione. Dopo le tre vittorie raccolte alla Vuelta Valenciana e alla Vuelta Andalucia nel mese di febbraio, il corridore trentino non è più riuscito a trovare l’acuto, ma le opportunità nel corso delle tre settimane non mancheranno. Giornata all’insegna della sfortuna invece per Elia Viviani (Deceuninck-QuickStep), attardato per una foratura nella parte centrale della tappa e costretto a rientrare in gruppo spendendo più energie rispetto ai diretti avversari. Il veronese era uno dei grandi favoriti della vigilia, ma è rimasto chiuso nel finale e si è dovuto accontentare del nono posto sull’arrivo. Le occasioni di riscatto non mancheranno e da un campione del suo calibro è lecito attendersi una risposta immediata.
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roberto.pozzi@oasport.it
Foto: LaPresse