Ciclismo

Tour de France 2019: Jakob Fuglsang, l’occasione della vita. Condizione di forma straripante, il danese crede nel colpaccio

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Jakob Fuglsang e l’anno della svolta. Il trentaquattrenne danese sarà il capitano designato del Team Astana all’imminente Tour de France 2019 dopo una prima parte di stagione da far invidia, la più bella della sua lunga carriera. Ed ecco quindi che, dopo l’ennesimo exploit dimostrato al Giro del Delfinato da lui conquistato, ossia il test più importante in vista della Grande Boucle, la breve corsa a tappe d’oltralpe gli ha garantito in maniera definitiva la leadership della squadra kazaka in Francia.

Jakob ha alle sue spalle la bellezza di otto Tour. Il risultato migliore l’ha ottenuto nell’ormai lontano 2013, quando terminò al settimo posto. Lo scorso anno invece lo ha concluso in dodicesima posizione. Ma in questo 2019 ha trovato la condizione, la preparazione, la dimensione e la mentalità giusta per affrontare una stagione equilibrata, sempre ad alti livelli. Il danese, in questo momento, si trova in terza posizione nella classifica UCI. Tutto merito della vittoria finale alla Vuelta Andalusia, il secondo posto alla Strade Bianche, il terzo gradino del podio e una vittoria di tappa alla Tirreno-Adriatico, la quarta posizione finale al Giro dei Paesi Baschi, e un capitolo riservato alle Classiche del Nord a dir poco strabiliante fra il terzo posto all’Amstel Gold Race, il secondo alla Freccia-Vallone, e finalmente il trionfo alla Liegi-Bastogne-Liegi. Archiviata la primavera ciclistica, dopo un mese di preparazione, ecco la vittoria al Giro del Delfinato.

Un primato che quindi fa ben sperare per il Tour de France. Vista l’assenza di uomini come Chris Froome e Tom Dumoulin, il parterre dei possibili vincitori finali si è un po’ ridotto. E anche se dovrà fare attenzione su tutti al giovane Egan Bernal, il vincitore uscente Geraint Thomas, i padroni di casa Thibaut Pinot e Romain Bardet, Jakob non ha nulla da invidiare ai primissimi avversari. Ha dalla sua una grandissima Astana che comprende Luis Leon Sanchez, Gorka Izagirre, Pello Bilbao, Alexey Lutsenko, Magnus Cort, Omar Fraile e Hugo Houle. Una delle formazioni che ha dimostrato più di tante altre una grande qualità e un ottimo gioco di squadra in questo 2019 in cui ha già raggiunto trenta vittorie, e che potrebbe risultare fondamentale per Jakob. Oramai gli anni passano, la maturità ciclistica è già stata ulteriormente superata. È il momento giusto per coronare il sogno più bello della sua lunga carriera, e cercare di regalare alla Danimarca la seconda vittoria finale al Tour de France dopo la maglia gialla conquistata da Bjarne Riis nell’ormai lontano 1996.

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@lisa_guadagnini

Foto: Lapresse

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