Ciclismo

Tour de France 2019, Julian Alaphilippe il miglior corridore al mondo per le corse di un giorno. Ma la classifica generale resta un’utopia…

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Dopo la splendida azione odierna al Tour de France è difficile avere ancora dubbi: Julian Alaphilippe è il più forte corridore da classiche del momento. Il 27enne francese ha realizzato un numero di grandissimo spessore tecnico e tattico nella terza tappa, che presentava un finale che ricordava quello di una delle classiche delle Ardenne e in particolare della Liegi-Bastogne-Liegi, che manca ancora nel palmares del transalpino.

Il portacolori della Deceuninck-Quick Step ha sferrato un attacco secco sulla Côte de Mutigny, facendo il vuoto con una facilità disarmante. Nessuno è riuscito a tenere la sua ruota a dimostrazione che sui brevi strappi Alaphilippe riesce a fare delle progressioni davvero impressionanti, con un ritmo che diventa insostenibile per tutti. Questa sua esplosività è stata determinante nelle grandi vittorie arrivate in carriera e ad essa si aggiungono le importanti doti da passista e una grande resistenza che gli permette di avere un ulteriore vantaggio sugli avversari. Oggi è stato infatti protagonista di una cavalcata solitaria di oltre 15 km, in cui ha saputo reggere al meglio il confronto con un gruppo lanciato a tutta, riuscendo così ad indossare per la prima volta la maglia gialla, che per un corridore francese ha un valore ancora più speciale.

I risultati di questa stagione stanno definitivamente consacrando Alaphilippe, che dopo Strade Bianche, Milano-Sanremo e il bis alla Freccia Vallone, lascia il segno in modo indelebile anche al Tour. Nelle corse di un giorno il francese è diventato ormai sempre l’uomo da battere e lo stesso vale per le tappe con percorsi mossi come quella odierna. Un corridore che ha quindi davanti a sé una carriera di grandi successi e potrebbe davvero dominare nelle classiche delle prossime stagioni. Tuttavia parte del sogno dei tifosi francesi sembrano destinato a sfumare.

Infatti la maturazione negli ultimi anni ha ormai definito le caratteristiche di Alaphilippe, che difficilmente potrà quindi ambire a conquistare la classifica generale di una grande corsa a tappe. Nel 2016 il francese riuscì ad imporsi al Giro di California e avendo dimostrato più volte di essere un corridore completo, si credeva potesse un giorno ambire anche a fare classifica al Tour e salire sul podio di Parigi con la maglia gialla. Un’ipotesi davvero remota, visto che il corridore della Deceuninck-Quick Step ha scelto un percorso chiaro nelle ultime stagioni, impostando gli allenamenti sulla potenza e sull’esplosività, trascurando la tenuta sulle salite lunghe, dove è sempre andato in difficoltà. Sulla carta a La Planche des Belles Filles terminerà quindi il suo sogno in giallo, ma avrà modo di lasciare ancora tante volte il segno nel ciclismo che conta.

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alessandro.farina@oasport.it

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Foto: LaPresse

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