Tour de France 2019, Julian Alaphilippe: “Vincere una tappa è già qualcosa di incredibile, vestire la maglia gialla vale di più”

Lo aspettavano tutti quanti, era il grande favorito della vigilia e non si è fatto attendere. Colpo doppio per Julian Alaphilippe, il “moschettiere” della Deceuninck-Quick Step, mattatore delle Classiche di primavera, ha fatto sua la frazione di Épernay con un attacco micidiale a 15 km dal traguardo. Nessuno è più riuscito a riprenderlo e, oltre al trionfo solitario, il francese ha conquistato anche il primato e una maglia gialla che esalta tantissimo i transalpini; una leadership che potrebbe tenere per diversi giorni. Ha dalla sua una sicurezza e una lucidità invidiabili.

Nel dopo tappa, prima della consegna della maglia gialla, Alaphilippe ha commentato così la vittoria e l’inaspettato primato, sogno di tutta la vita: “Ho dato tutto quello che potevo fino alla linea d’arrivo. È un sogno che si realizza. Avevo più opzioni, potevo anche attendere gli ultimi trecento metri e in quel momento avrei visto chi c’era in gruppo. Mi sentivo bene e allora ho detto ai miei compagni di andare sulla Cote de Mutigny e poi avrei verificato la situazione in cima. Quando sono partito non mi sono più fatto domande. Sono veramente contento, avevo già fatto la ricognizione della tappa, sapevo che sarebbe stata difficile. La maglia gialla è un sogno e andarla a prendere in questo modo, dopo una tappa così, è inspiegabile”. Avvicinato nuovamente dai microfoni della regia francese, dopo aver indossato la maglia gialla, ha affermato: “Vincere una tappa è già qualcosa di incredibile, vestire la maglia gialla vale di più. Oggi volevo fare qualcosa di buono. Sono rimasto concentrato nel finale dove i miei compagni mi hanno aiutato e protetto molto. Poi sono andato alla ricerca di questa vittoria che alla fine è arrivata. Incredibile. Indossare la maglia gialla è un ricordo che ti porti dietro per tutta la vita e adesso cercherò di difenderla per portarla più a lungo possibile. Insomma, si vedrà”. 

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@lisa_guadagnini

Foto: Lapresse